ROVIGO - «Fiero di non aver mai pagato la cosiddetta 'tassa di possesso', che i burocrati della comunicazione chiamano canone Rai». È arrabbiato il sindaco leghista di Rovigo, Massimo Bergamin dopo un servizio andato in onda sul Tg3 Veneto dove Rovigo viene descritta come una città da bollino nero, addirittura peggiorata dopo i primi sei mesi della giunta leghista.
«Il canone - afferma il primo cittadino rodigino - alla fine serve solo a mantenere una certa casta, che dal dopoguerra in poi è il vero cancro in seno a questo Paese che sta andando alla deriva, governato da un pallonaro e tenuto in vita da una ciurma che si autoreferenzia e si autosostiene a vicenda. Quando la Rai verrà veramente privatizzata, sarà sempre troppo tardi».
Bergamin osserva quindi che «se c'è del degrado a Rovigo, molto spesso alberga nel cervello di chi continua a sputare su questa città». «C'è sì del degrado in giro - conclude il sindaco, attaccando la sinistra che a suo dire avrebbe "ispirato" il servizio della Rai -, ma si tratta del degrado morale che alberga nelle stanze del Pd polesano».
Ultimo aggiornamento: 13:09
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Il canone - afferma il primo cittadino rodigino - alla fine serve solo a mantenere una certa casta, che dal dopoguerra in poi è il vero cancro in seno a questo Paese che sta andando alla deriva, governato da un pallonaro e tenuto in vita da una ciurma che si autoreferenzia e si autosostiene a vicenda. Quando la Rai verrà veramente privatizzata, sarà sempre troppo tardi».
Bergamin osserva quindi che «se c'è del degrado a Rovigo, molto spesso alberga nel cervello di chi continua a sputare su questa città». «C'è sì del degrado in giro - conclude il sindaco, attaccando la sinistra che a suo dire avrebbe "ispirato" il servizio della Rai -, ma si tratta del degrado morale che alberga nelle stanze del Pd polesano».