Le polveri sottili fanno male ai panevin:
pochi in Veneto, a Treviso sono mini

Martedì 5 Gennaio 2016
Il panevin di Arcade
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TREVISO - Sono stati pochi e autorizzati dalle amministrazioni comunali i falò del panevin che, come da tradizione dell'Epifania, hanno indicato stasera in Veneto con le loro faville l'andamento dell'anno. Numeri ridotti, soprattutto nel trevigiano, a causa dell'allarme smog e del rischio di incendi causato dalla prolungata siccità. Negli ultimi giorni ha piovuto poco e nevicato appena e il vento non si è certo presentato sotto forma di raffiche che spazzano tutto, polveri sottili comprese. I panevin autorizzati dai comuni sono stati selezionati fra quelli in grado di attirare il maggior numero di persone. Il capoluogo trevigiano ha consentito appena un pugno di falò non più alti di un metro e mezzo e che non eccedevano i due metri di diametro, assicurando multe salate per i piromani abusivi.

Nel resto della provincia sono rimaste ben salde le grandi pire di forte impatto popolare - prima fra tutte quella di Arcade, accesa per tradizione dalla mano del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia - ma proibite tutte le altre.

Ultimo aggiornamento: 22:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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