Veneto Banca, chiusi i primi 9 mesi
con 770 milioni di euro di perdita

Sabato 21 Novembre 2015
Veneto Banca, chiusi i primi 9 mesi con 770 milioni di euro di perdita
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MONTEBELLUNA - Veneto Banca ha chiuso i primi nove mesi del 2015 con una perdita di 770 milioni di euro. Sui conti, oggetto di una profonda pulizia di bilancio, pesano 530 milioni di euro di rettifiche su crediti (+133%) e l'azzeramento degli avviamenti, con un impatto di 452 milioni sul conto economico. Lo si legge in una nota.



Veneto Banca, prosegue la nota, ha approvato il percorso che la porterà a diventare una spa entro fine anno. Entro la fine di novembre verrà pubblicata la relazione sulla trasformazione in società per azioni, nei primi giorni di dicembre verrà comunicato il prezzo del recesso mentre nella seconda metà di dicembre si terrà l'assemblea chiamata a deliberare sulla spa. La quotazione e l'aumento di capitale da 1 miliardo si terranno entro aprile del prossimo anno.



Veneto Banca ha deciso di scorporare dai suoi coefficienti patrimoniali 286 milioni di euro con cui ha finanziato la sottoscrizione delle proprie azioni da parte dei clienti o legati alla stipula di «opzioni contrattuali di riacquisto azioni». Lo scorporo dei finanziamenti a soci per acquistare azioni, che già hanno inguaiato la Popolare di Vicenza, hanno pesato sugli indici patrimoniali, con il Cet1 - principale indicatore della solidità patrimoniale - che scende al 30 settembre al 7,12% dall'8,37% segnato lo scorso 30 giugno e il total capital ratio che scende dal 9,43% all'8,13%.



«Questi coefficienti - spiega infatti la banca - risultano peraltro al netto dello scomputo a titolo prudenziale di complessivi 286 milioni di Euro, riconducibile a possibili operazioni di assistenza finanziaria correlate all'acquisto o alla sottoscrizione di azioni della Banca o derivanti da opzioni contrattuali di riacquisto azioni sottoscritte generalmente in occasione di operazioni di aggregazione societarie condotte nel passato».
Veneto Banca ritiene di poter soddisfare i requisiti patrimoniali imposti dalla Bce (cet1 al 10% e total capital ratio all'11%) sulla base del piano di rafforzamento patrimoniale che prevede, tra l'altro, un aumento di capitale da 1 miliardo di euro. Il Cet1 è atteso all'11,5% a fine 2016, «livello che garantisce un adeguato buffer rispetto ai requisiti prudenziali indicati in via provvisoria dalla Bce nell'ambito dello Srep».
Ultimo aggiornamento: 13 Novembre, 20:19

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