VENEZIA - «Un contenimento del numero di negozi aperti nei giorni festivi, oltre che per quella del personale, rappresenta la via maestra per la tutela del piccolo commercio, che continua a essere un valore anche sociale» così il presidente di Confcommercio Veneto Massimo Zanon sulle dichiarazioni del ministro dello Sviluppo Economico e vicepremier, Luigi Di Maio, riguardanti lo stop alle aperture festive dei negozi.
“Il Veneto chiedeva 20-24 aperture su 54 festività dell'anno, escludendo dalle aperture le date più importanti del calendario – ricorda ancora Zanon - Credo si possa senz'altro arrivare a una mediazione che possa soddisfare imprese, lavoratori e cittadini, considerato anche i rischi a livello occupazionale, una mediazione che va condivisa a livello territoriale. Va tenuto conto, per inciso, che un giorno di chiusura festiva rappresenta per le imprese un risparmio in termini di costi fissi e di straordinari”.
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“Bisogna a questo proposito trovare un equilibrio distinguendo i centri storici ad alta densità turistica da quelle zone che non hanno una vocazione di questo tipo”, conclude il presidente di Confcommercio Veneto.
Intanto la Lega ha precisato che la riduzione delle aperture domenicali non varrà nelle città turistiche
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