PORDENONE - La fuga di Lorenzo Kari è finita. Evaso il 4 agosto 2015 dal Cro di Aviano, dove era ricoverato senza piantonamento, è stato catturato ieri mattina in un insediamento di nomadi a Lobia di San Giorgio in Bosco (Padova). Origini sinti, 53 anni, domiciliato a Forgaria e dichiarato delinquente abituale, con le sue clamorose rivelazioni si ritagliò uno spazio importante nell'inchiesta sul duplice omicidio di Teresa Costanza e Trifone Ragone. Da lui nasce la cosiddetta pista bresciana, a cui gli inquirenti non hanno mai trovato riscontri. Disse di essere stato ingaggiato per uccidere i fidanzati dietro un compenso di 100 mila euro, di aver fatto sopralluoghi e incassato un anticipo. Ma poi fu arrestato con la banda delle affettatrici (24 furti in case e attività commerciali). Dopo la confessione, evase.
I Carabinieri non hanno mai smesso di dargli la caccia. Attorno ai parenti e ai campi nomadi friulani avevano fatto terra bruciata. Riusciva sempre a trovare un nuovo riparo. In un'occasione, a Magnano, sfuggì alla cattura: lo cercarono nei campi, anche con l'elicottero. Ieri Kari è stato localizzato in provincia di Padova, dove i nipoti lo tenevano nascosto in una roulotte. Ieri mattina il blitz. Kari, irriducibile e con una carta d'identità falsa, ha tentato di scappare. Ha perfino lottato con un maresciallo, ferendolo.
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