AGORDO - Ripresa ingiustamente per il suo lavoro e diffamata di fronte ai colleghi: Luxottica e capo gerarchico condannati a risarcire l'operaia. L'azienda, in seguito alla sentenza dell'11 maggio 2018 del giudice del Lavoro di Belluno, Anna Travia, ha subito versato il risarcimento alla donna: 8mila 330 euro per il danno subito, spese legali (con Iva). Fu il superiore gerarchico, il capo-operaio, quel sabato 23 luglio 2016 alle 5.50 di mattina a chiamare P.R. nel suo ufficio per comunicarle che da lunedì avrebbe cambiato turno. La donna, che lavora nello stabilimento di Sedico e non ha mai smesso di lavorare, era stata spostata dal lavoro notturno a quello diurno, dall'oggi al domani. Fin qui nulla di strano, viste le nuove normative che consentono un ampio raggio di azione al datore di lavoro...
Ultimo aggiornamento: 22 Maggio, 10:29
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