VICENZA – Stuprata da un giovane nigeriano che ha chiesto asilo politico e che vive in città in attesa della risposta da parte della commissione. Lo ha denunciato una 18enne vicentina. I fatti risalgono alla scorsa metà di aprile.
In questura ha raccontato che dopo aver conosciuto S. E., 19 anni, ha accettato un suo invito a trascorrere assieme un pomeriggio dopo averlo incontrato per strada. I due ad un certo punto sono finiti nell’abitazione dell’africano, messagli a disposizione da un’associazione, per bere una bibita.
Poi la situazione è precipitata: lui avrebbe tentato di baciarla, lei ha rifiutato, quindi la violenza nonostante lei abbia cercato di reagire e di difendersi. Lui si sarebbe fermato solo perché la giovane era caduta in un pianto a dirotto, e l’avrebbe lasciata andare dopo essersi anche scusato.
L’africano è stato poi identificato dalla squadra mobile presentatasi ad un appuntamento al posto della 18enne. L’imputato si difende asserendo che la ragazza era consenziente, che non capisce perché si sia inventata una cosa simile. Le indagini sono coordinate dal pm De Munari che ha chiesto al giudice di ascoltare la vittima nella forma dell’incidente probatorio.
Ultimo aggiornamento: 09:09
© RIPRODUZIONE RISERVATA In questura ha raccontato che dopo aver conosciuto S. E., 19 anni, ha accettato un suo invito a trascorrere assieme un pomeriggio dopo averlo incontrato per strada. I due ad un certo punto sono finiti nell’abitazione dell’africano, messagli a disposizione da un’associazione, per bere una bibita.
Poi la situazione è precipitata: lui avrebbe tentato di baciarla, lei ha rifiutato, quindi la violenza nonostante lei abbia cercato di reagire e di difendersi. Lui si sarebbe fermato solo perché la giovane era caduta in un pianto a dirotto, e l’avrebbe lasciata andare dopo essersi anche scusato.
L’africano è stato poi identificato dalla squadra mobile presentatasi ad un appuntamento al posto della 18enne. L’imputato si difende asserendo che la ragazza era consenziente, che non capisce perché si sia inventata una cosa simile. Le indagini sono coordinate dal pm De Munari che ha chiesto al giudice di ascoltare la vittima nella forma dell’incidente probatorio.
