Disperso in Russia, dopo 72 anni
la verità: morì in un ospedale lager

Mercoledì 13 Maggio 2015 di Giorgio Zordan
L'autiere Arduino Pozza, originario di Piana di Valdagno
VALDAGNO - A distanza di 72 anni i famigliari di Arduino Pozza, originario della contrada Coste di Piana, frazione di Valdagno, dato per disperso in Russia, hanno conosciuto qual è stato il destino del loro congiunto.



Autiere del 185° Autoreparto Pesante Divisione Torino al seguito dell’Armir, era stato fatto prigioniero dai sovietici nel dicembre del 1942 ed internato nell’ospedale lager 1691 di Volsk, nella regione di Saratov, dove è deceduto all’età di 21 anni il 28 gennaio del 1943 e poi sepolto in una fossa comune. La notizia è stata data in questi giorni alle sorelle Olga e Guglielmina, di 87 e 78 anni, dal generale di corpo d´armata Rosario Aiosa per conto del Commissariato generale per le onoranze ai caduti del ministero della Difesa.



Arduino Pozza era partito per il fronte russo nel 1941 assieme a due cugini della sua stessa età, l’artigliere Aldo Pretto ed il caporalmaggiore Giovanni Battista De Molo, entrambi inquadrati nel III reggimento alpini della Divisione Julia: dati per dispersi, non è ancora noto quale sorte abbia riservato loro il destino.



Solo nel 1992 al governo italiano sono stati consegnati gli archivi dei militari italiani caduti prigionieri, e da allora è impegnato a ricostruire le sorti dei soldati mai più tornati a casa.
Ultimo aggiornamento: 09:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA