Tosi rilancia la lista "solitaria" e Bossi
lo minaccia: «Se lo fa è fuori dalla Lega»

Domenica 11 Marzo 2012
Flavio Tosi e in sfondo Umberto Bossi (archivio)
VERONA - Se la fa si mette fuori automaticamente dalla Lega. Non penso che sar cos, verr a trattare. In poche parole: "no" netto, deciso, da parte di Umberto Bossi all'ipotesi di una "lista Tosi", paventata dall'attuale sindaco in un'intervista alla Stampa. «Io non gli voglio male - ha aggiunto Bossi - ma se si mette a dire cose contrarie al programma della Lega non va bene».



Il sindaco di Verona, nell'intervista, aveva commentato i sondaggi per le elezioni comunali che danno la sua lista al 30 per cento, qualora la presentasse, mentre il suo nome inserito nella lista della Lega otterrebbe il 20 per cento: «Senza una lista Tosi, cioè presentandomi con la Lega, potrei anche vincere al primo turno ma non avrei la maggioranza in consiglio comunale e non potrei governare. Con la lista Tosi, non avrei questo problema».



Il partito, però, non gradisce l'esistenza di una lista Tosi.
«Non è tanto Bossi - precisa -. Non la vuole qualcun altro che tende a confondere due piani che dovrebbero restare distinti: le elezioni di Verona e il congresso regionale della Lega Veneta che si terrà in giugno». Il sindaco si riferisce a Gian Paolo Gobbo, segretario della Lega Veneta. Dovesse scegliere tra la carica di sindaco e il risultato del congresso regionale leghista, sceglierebbe di continuare a fare il sindaco: «Voglio finire il lavoro che abbiamo cominciato cinque anni fa», precisa Tosi che fa anche una riflessione più ampia sul suo partito. «Se c'è una cosa che tutti riconoscevano alla Lega era quella di essere un monolite - afferma -. C'era unità e questo ci rendeva credibili. Se il partito diceva una cosa, era quella e basta. Adesso ci stiamo facendo del male da soli con troppe tensioni interne. E il modo per superare questa fase è uno solo: celebrare i congressi».
Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 09:47
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