SAN VITO - Un grande e colorato striscione appare e scompare, nel senso che cambia sede, a San Vito di Cadore. Recita: «Pilati e privati pirati, assetati di liquidità. Non accettiamo che siano calpestati ambienti, leggi e comunità. No al saccheggio del Boite».
Un grido d'allarme, un segnale di protesta contro i progetti di sfruttamento del torrente che attraversa la Valle del Boite, progetti che se andassero in porto ridurrebbero il torrente ad un rigagnolo.
È stata la battaglia dell'amministrazione comunale in questi anni, e c'è una sorta di impegno che il sindaco uscente lascia al suo successore e alla comunità intera perché il pericolo che sul Boite vengano realizzate maxi centraline non è ancora scongiurato.
Ultimo aggiornamento: 15:36
© RIPRODUZIONE RISERVATA Un grido d'allarme, un segnale di protesta contro i progetti di sfruttamento del torrente che attraversa la Valle del Boite, progetti che se andassero in porto ridurrebbero il torrente ad un rigagnolo.
È stata la battaglia dell'amministrazione comunale in questi anni, e c'è una sorta di impegno che il sindaco uscente lascia al suo successore e alla comunità intera perché il pericolo che sul Boite vengano realizzate maxi centraline non è ancora scongiurato.
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