L'ultima verità di Schettino:
«Colpa del timoniere»

Giovedì 10 Luglio 2014
L'ultima verità di Schettino: «Colpa del timoniere»
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​Dalla scatola nera si evince che il timoniere andato 20 gradi a destra, invece di portare la barra fino a 20 gradi a sinistra, per cercare di fermare lo schiaffo della poppa e aggirare lo scoglio, va a destra. Lo dice Francesco Schettino, comandante della Costa Concordia naufragata all'isola del Giglio, in un'intervista a Codacons Tv. «Quando dico di mettere il timone a sinistra il marinaio inizialmente posiziona la barra e va a sinistra, dopo di che ci ripensa e va a destra vanificando l'estremo tentativo di porre in essere la manovra evasiva», sottolinea Schettino.



Mi sono accorto che stavamo andando a finire sullo scoglio, sottolinea Schettino, «quando ho visto che c'era brezza da nordest, la brezza genera una fluorescenza sull'acqua, e quella esperienza di marinaio di anni mi ha fatto capire che c'era un indice di bassi fondali». «Così - aggiunge - mi avvicino verso il vetro per vedere meglio, incredulo di quella situazione». «Gli do un ordine, 10 a dritta e 10 a dritta è un comando riconoscibile dal marinaio in conduzione, prima che avessi il beninteso sul 10 a dritta gli dico 20 a dritta e lui mi ripete 20 a dritta, e prima di raggiungere i 20 a dritta gli dico tutto a dritta - racconta Schettino - Solamente quando il timone fisicamente raggiunge la barra tutta a destra il marinaio mi dà conferma e io dico mezzo timone. Prima che i timoni arrivano nella posizione centrale ordino di andare tutto a sinistra seguendo la stesso criterio. E questa sarebbe stata l'unica manovra possibile per aggirare l'ostacolo».
Ultimo aggiornamento: 11 Luglio, 20:22