Rovigo. Operaio ucciso con un pugno:
aveva spintonato la fidanzata dell'omicida

Lunedì 17 Gennaio 2011 di Elena La Terza
Filippo Zambelli, l'operaio di Canaro ucciso a Ferrara
ROVIGO (17 gennaio) - I carabinieri hanno fermato con l’accusa di omicidio Matteo Ricci, 32 anni, considerato il responsabile della morte di Filippo Zambelli, 38 anni, un operaio di Canaro deceduto sabato all'ospedale Sant'Anna di Ferrara. Zambelli era stato ricoverato con una frattura alla testa a seguito di una lite avvenuta mercoledì notte all'esterno del circolo Arci Renfe, in via Bologna a Ferrara.



Al 32enne i militari sono arrivati dopo tre giorni di indagini, agevolate dal confronto delle immagini dei clienti sulla galleria fotografica del Renfe. «Così - hanno spiegato il comandante provinciale Antonio Labianco, il maggiore Gabriele Gainelli della Compagnia di Ferrara e il maresciallo Creti della stazione di Ferrara - è stato possibile ricostruire le fasi della lite mortale, cominciata all'interno del circolo di via Bologna, proseguita nel piazzale esterno e degenerata in via Foro Boario. Una ricostruzione che nelle prossime ore potrebbe comunque arricchirsi di ulteriori elementi: oltre al fermo nei confronti di Ricci è scattata la denuncia nei confronti di un trentenne di origini arabe per concorso in reato, e non sono esclusi ulteriori sviluppi».



La ricostruzione della tragica serata inizia all'interno del locale dove, complice l'alcol, uno spintone basta per infuocare gli animi di un gruppetto del quale fanno parte anche Zambelli e Ricci che prima non si erano mai incontrati. I litiganti sono accompagnati fuori dal Renfe, ma la lite s’infiamma nel piazzale di fronte al locale. I toni si alzano e Zambelli, con una spinta, fa cadere a terra la fidanzata di Ricci. L’operaio viene accompagnato da un conoscente (che si rivelerà il testimone-chiave) verso via Foro Boario, dove però, viene raggiunto e affrontato da Ricci; i due si danno qualche colpo a vuoto, poi Ricci sferra un pugno in faccia a Filippo, che cade a terra.



Matteo Ricci è originario di Forlì ma resiede a Vigarano e gestisce il bar "La Corte" di via Saraceno. Quando, insieme alla fidanzata, viene convocato sabato notte in caserma ancora non sa che Filippo è morto da poche ore. Davanti alla notizia del decesso crolla e racconta tutto agli investigatori. «Non ha cercato nemmeno per un secondo di attribuire ad altri la colpa, si è preso l'intera responsabilità - ha spiegato il maggiore Gainelli -. Ha raccontato che lui e Filippo si sono fronteggiati e che è stato lui a colpirlo all'occhio con un pugno, facendolo cadere a terra».
Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio, 16:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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