Quartiere Cristallo liberato dai campi
elettromagnetici: ora giù pure i piloni

Martedì 22 Settembre 2015
Il quartiere sovrastato dai piloni: i cavi sono spariti, ora le strutture vengono abbattute
ROMANO D'EZZELINO - (Cs) Mezzo milione di euro per chiudere un problema aperto da circa quarant'anni. A Fellette l'ultimo atto, ormai prossimo, è l'abbattimento degli enormi piloni dell'alta tensione che stazionano tra condomini e case. Si chiude così un'annosa questione in un quartiere sorto con un'urbanizzazione massiccia e rapida, già deve convivere con una grande centrale elettrica e poi nei decenni, oltre a non essere dotato per lungo tempo di fognature (con episodi di rigurgiti spiacevoli...), si è beccato i campi elettromagnetici dei fili sospesi a pochi metri sulle case. Centinaia di famiglie che negli anni scorsi hanno protestato con l'amministrazione comunale per la speculazione ritenuta eccessiva e per la cattiva qualità degli edifici, spesso poco insonorizzati e con coibentazioni poco performanti.



Ci sono state negli anni varie proteste, ma la soluzione del problema, dopo la questione fognature, arriva adesso con i cavi che sono stati tutti interrati. La linea elettrica ricompare all'aperto solo lontana dal quartiere e dalle zone più abitate, in via Marze, per proseguire aerea e andare a fornire energia a un grande insediamento industriale con aziende leader e grandi utilizzatrici come la Bifrangi.



"Ora il 10 ottobre verranno abbattuti i tralicci e quartiere Cristallo sarà "liberato" - spiega l'assessore Massimo Ronchi. Tanti anni fa questi terreni vennero svalutati dalla centrale elettrica, e poi edificati in modo a dir poco discutibile". Nella seconda metà degli anni '70 iniziò la storia del Cristallo: i terreni erano stati fortemente svalutati dall'insediamento della centrale elettrica, e così attirarono l'interesse dei costruttiri e degli investitori. Realizzati i primi due gruppi di condomini, rimase una zona verde interessante, ma una volta venduti tutti gli alloggi, ci racconta un professionista che ha lo studio nel quartiere, iniziarono a costruire anche quella. Lì ci fu uno scontro politico che permise di salvare almeno un po' di verde. Oggi nel quartiere vivono diverse centinaia di persone, ma molti alloggi sono vuoti.
Ultimo aggiornamento: 10:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA