BELLUNO - La procura chiede 3 anni di reclusione per Jiansheng Jin, 47 anni, cittadino cinese e titolare di un centro massaggi a Belluno, accusato di aver gestito un giro di prostituzione in città.
Secondo i poliziotti della Squadra Mobile le attività illecite si sarebbero tenute fra le stanzette del centro di via Montegrappa (che dopo un periodo di chiusura ha cambiato gestione) e un vicino appartamento.
Il processo si svolge davanti al collegio. Oggi in aula è stata ascoltata e tradotta una telefonata fra l'imputato e il figlio in cui i due uomini facevano il punto sulla gestione del centro e sull'assunzione di nuove ragazze. La scelta era fra un'italiana, una ventenne che viveva a 30 chilometri da Belluno, e un'araba.
«Le italiane rompono le scatole sul lavoro, meglio la ragazza araba. E' più facile comunicare. E poi abita più vicino e in pochi minuti arriva» è una frase della conversazione intercorsa fra i due.
L'udienza è stata rinviata al 19 marzo, dopo la discussione, per le repliche e la sentenza.
Ultimo aggiornamento: 17:21
© RIPRODUZIONE RISERVATA Secondo i poliziotti della Squadra Mobile le attività illecite si sarebbero tenute fra le stanzette del centro di via Montegrappa (che dopo un periodo di chiusura ha cambiato gestione) e un vicino appartamento.
Il processo si svolge davanti al collegio. Oggi in aula è stata ascoltata e tradotta una telefonata fra l'imputato e il figlio in cui i due uomini facevano il punto sulla gestione del centro e sull'assunzione di nuove ragazze. La scelta era fra un'italiana, una ventenne che viveva a 30 chilometri da Belluno, e un'araba.
«Le italiane rompono le scatole sul lavoro, meglio la ragazza araba. E' più facile comunicare. E poi abita più vicino e in pochi minuti arriva» è una frase della conversazione intercorsa fra i due.
L'udienza è stata rinviata al 19 marzo, dopo la discussione, per le repliche e la sentenza.