Porto Vecchio, l'addio al "demanio"
diventa realtà: «Ora il rilancio»

Giovedì 9 Luglio 2015
Porto Vecchio, l'addio al "demanio" diventa realtà: «Ora il rilancio»
TRIESTE - Una firma storica che sancisce ufficialmente il passaggio delle aree sdemanializzate del Porto Vecchio al Comune come previsto dalla Legge di Stabilità 2015. Il verbale è stato sottoscritto nella Centrale idrodinamica alla presenza del direttore generale dell'Agenzia del Demanio Roberto Reggi.



A questo punto sarà il Commissario di Governo Francesca Adelaide Garufi a stabilire con un proprio atto e d'intesa con l'Autorità portuale lo spostamento del Punto Franco mentre il Comune è già pronto ad attivare un advisor che approfondisca le condizioni di competitività dell'area. Il sindaco Roberto Cosolini ha parlato di «sconfitta dell'immobilismo di cui questo luogo è il simbolo più classico» e di «condizioni create per rilanciare gli investimenti».



Il verbale, che è stato sottoscritto anche dalla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, dal commissario dell’Autorità portuale Zeno D’Agostino, dal comandante in II della Capitaneria di Porto Natale Serrano e dal dirigente del Provveditorato Interregionale delle Opere Pubbliche Giorgio Lillini, individua la nuova linea di confine tra gli immobili che potranno essere trasferiti al patrimonio disponibile del Comune (nella misura dell’80%) e quelli che invece restano al demanio marittimo (20%).



La Legge di Stabilità 2015 prevede nello specifico che gli introiti derivanti al Comune dalla vendita degli immobili sdemanializzati saranno devoluti all’Autorità portuale per costruire ulteriori opere infrastrutturali nel Porto Nuovo. Le zone ancora operative del Porto Vecchio (Adria Terminal) invece rimarranno demanio dell’Authority.
Ultimo aggiornamento: 10 Luglio, 11:18