L’articolo sugli abbonamenti ferroviari annuali sulla linea Venezia-Feltre del 27 gennaio contiene alcune inesattezze che meritano precisazioni.
Conosciamo bene il fatto presentato dal giornalista, si tratta di un caso non tanto raro, bensì unico. La questione riguarda un solo abbonato rispetto ai circa 1.200 che hanno la convenzione “Mobility”.
Il cliente, a seconda delle sue necessità, pretendeva di integrare con un biglietto di corsa semplice l’abbonamento sul tratto Venezia-Feltre, nel caso avesse percorso il tragitto più lungo (via Castelfranco anziché Treviso).
La normativa vigente non prevede questa opzione, né integrazioni dopo l’acquisto dell’abbonamento. A seguito della variazione dell’offerta e dell’aumento delle possibilità di viaggio, la Direzione regionale Veneto di Trenitalia aveva proposto al cliente, tramite il mobility manager della sua azienda, di integrare l’abbonamento annuale, pagando la sola differenza tra la via più breve e quella più lunga, e utilizzare così sia i treni via Treviso sia quelli via Castelfranco.
Ultimo aggiornamento: 20:21
Conosciamo bene il fatto presentato dal giornalista, si tratta di un caso non tanto raro, bensì unico. La questione riguarda un solo abbonato rispetto ai circa 1.200 che hanno la convenzione “Mobility”.
Il cliente, a seconda delle sue necessità, pretendeva di integrare con un biglietto di corsa semplice l’abbonamento sul tratto Venezia-Feltre, nel caso avesse percorso il tragitto più lungo (via Castelfranco anziché Treviso).
La normativa vigente non prevede questa opzione, né integrazioni dopo l’acquisto dell’abbonamento. A seguito della variazione dell’offerta e dell’aumento delle possibilità di viaggio, la Direzione regionale Veneto di Trenitalia aveva proposto al cliente, tramite il mobility manager della sua azienda, di integrare l’abbonamento annuale, pagando la sola differenza tra la via più breve e quella più lunga, e utilizzare così sia i treni via Treviso sia quelli via Castelfranco.
