Papa Benedetto e quel gesto sublime di spogliarsi del potere

Giovedì 28 Febbraio 2013 di Franca Giansoldati
ROMA - Le auto, l'elicottero, le sue valige, grazie e buona notte... un grande Papa se ne va cos. Un grande Papa, che stato il vicario di Cristo sulla Terra, il Pastore della Chiesa universale, la massima autorit morale di un miliardo e duecentomila persone in tutto il mondo, se ne va scivolando con dolcezza nella grandezza della sua umilt, col passo semplice di un pellegrino, col suo bagaglio di uomo che ritorna uomo, spogliandosi da ogni solennit che non riguardi il suo amore per gli uomini, la sua fiducia in loro, il suo coraggio, le sue scelte interiori.



Un grande Papa, dopo esser stato uno dei “potenti” della Terra, se ne va mostrando al mondo con quanta magnificenza sia possibile spogliarsi del potere, con quale sublime semplicità possa scolpirsi nel cuore di tutti l’enormità di un grande e rivoluzionario esempio umano. Un uomo che crede negli altri uomini, nella loro capacità di far meglio di lui, nel suo dovere di lasciare il posto a qualcun’altro, sperando che rilanci la freschezza e le energie della sua Chiesa. Un grande Papa se ne va lasciando a tutti, tra le altre eredità, un paradigma sociale perfetto, geometrico, nel suo valore: abnegazione, generosità, capacità di prendersi cura dell’interesse collettivo e basta. Tralasciando il suo. C’è da sperare che ne traggano beneficio tutti, credenti e non credenti. Un insegnamento che valica il dono della fede.
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