BELLUNO - Un paese “fantasma”. Una parte di Moè, posto a 1.500 metri di altitudine e abitato da una cinquantina di persone, è infatti sconosciuta al catasto. La frazione di Rocca Pietore nell’agosto del 1983 fu quasi interamente distrutta da un incendio che ridusse a cumuli di macerie una decina di abitazioni e alcuni fienili. A questo seguì una ricostruzione veloce.
Ma da trent’anni quelle case rinate sulle rovine, in totale 17 appartamenti, attendono di avere una proprietà: coloro che le abitano non possono vantare nessun titolo, nonostante essi siano titolari dei terreni dove gli edifici sono stati ricreati: questi edifici non “esistono”. Il sindaco Andrea De Bernardin: «Vorremmo capire se esiste la possibilità di dare una mano a queste persone che vivono in case non loro costruite però su terreni di loro proprietà».
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Ultimo aggiornamento: 20:53
Ma da trent’anni quelle case rinate sulle rovine, in totale 17 appartamenti, attendono di avere una proprietà: coloro che le abitano non possono vantare nessun titolo, nonostante essi siano titolari dei terreni dove gli edifici sono stati ricreati: questi edifici non “esistono”. Il sindaco Andrea De Bernardin: «Vorremmo capire se esiste la possibilità di dare una mano a queste persone che vivono in case non loro costruite però su terreni di loro proprietà».
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