Auto nel canale con 4 morti,
indagata la Provincia di Ferrara

Martedì 25 Marzo 2014
Le quattro vittime
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ARIANO POLESINE - Per la tragedia di Massenzatica, 4 giovani morti affogati nell'auto finita il 18 marzo in un canale, dove morirono quattro persone, la procura di Ferrara ha notificato ieri tre avvisi di garanzia alla presidente della Provincia, Marcella Zappaterra, all'assessore ai lavori pubblici, Davide Nardini, e all'ingegnere capo dell'ufficio tecnico (responsabile delle strade provinciali), Mauro Monti.

Il reato ipotizzato è concorso omicidio colposo per eventuali carenze strutturali del ponte Trapella e della strada provinciale 11 dove avvenne l'incidente. Si tratta di atti dovuti per poter eseguire perizie ed esami tecnici e medico legali dando loro modo di difendersi e dare spiegazioni sul ponte Trapella e la strada provinciale 11, teatro della tragedia. Fin dai primi momenti dopo la scoperta della tragedia, dell'auto sommersa dalle acque del Canal Bianco e dei 4 corpi senza vita nell'abitacolo della Bmw, gli investigatori si chiesero se la tragedia si sarebbe potuta evitare con una ringhiera di maggior sicurezza sul ponte della morte e una maggiore manutenzione del tratto di strada.

La risposta dovrà arrivare dalle perizie che la procura ordinerà a breve, mettendo nelle condizioni di dare spiegazioni e suggerimenti chi aveva il ruolo pubblico e giuridico di controllare che strada e ponte fossero sicuri. L'indagine dovrà chiarire soprattutto se i dirigenti avevano obblighi giuridici, disattesi o no, e quali fossero le competenze tecniche (soggettive, chi doveva fare cosa) su strada e ponte. Atti dovuti perché ora il pm Nicola Proto dovrà chiedere ai periti, ancora da nominare, una spiegazione sulla dinamica dell' incidente, valutare se lo stato e le condizioni della strada fossero a norma con il codice stradale, e se quella ringhiera, quasi inesistente, potesse rappresentare un pericolo visto che era già stata decisa la sua sostituzione con un'altra più sicura.

La Provincia, nei suoi vertici, viene chiamata in causa perché ha la competenza della manutenzione di questa strada (la Sp 11) e di quel ponte. Mentre il legale nominato dalla famiglia di Matteo Carli, una delle vittime che guidava l'auto, l'avvocato Gianluca Ballo di Rovigo, ha già fatto eseguire una perizia di parte da propri tecnici che indicherebbe l'assoluta mancanza di sicurezza della ringhiera abbattuta.
Ultimo aggiornamento: 16:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA