In mille a Roma: «Debora a casa»

Domenica 1 Marzo 2015
E dopo Roma «si rafforza ulteriormente la linea che il partito ha in regione: Serracchiani a casa. Per fare ciò, aperti al dialogo con tutti, ma sui punti del programma non si transige. Nessun accordo al ribasso, né cartelli elettorali». Massimiliano Fedriga, segretario regionale della Lega Nord, commenta così le ripercussioni che avrà in Friuli Venezia Giulia il seguito della manifestazione che il Carroccio ha promosso a Roma contro la politica del Governo Renzi. «Lo spirito dell'appuntamento era chiaro - prosegue Fedriga -: volevamo andare oltre gli schieramenti, per coinvolgere tutti coloro che sono contro questo Governo che sta massacrando i cittadini. È andata molto bene».
Il risultato, secondo la visione leghista, «è stata una dimostrazione di forza della gente e dunque adesso si va avanti». Avanti anche in Friuli Venezia Giulia, che a Roma era presente con un migliaio di partecipanti organizzatisi in diversi modi per raggiungere la Capitale, anche con un «treno appositamente dedicato alla Lega», racconta il consigliere comunale di Udine, Mario Pittoni, raggiunto mentre era in viaggio. Nessun incidente, una piazza del Popolo gremita per una manifestazione che questa volta insieme alle storiche bandiere della Lega Nord ha visto sventolare anche molti tricolori.
«È il segno del nuovo corso, del progetto che il leader Matteo Salvini sta portando avanti - considera Pittoni colto tra i manifestanti -. Significa che noi difendiamo ogni particolarità, tutte le peculiarità contro il neocentralismo di questo Governo». Se uno degli slogan riportato sui manifesti per l'evento di ieri era "Renzi a casa", i leghisti friulgiuliani sulla pagina Facebook della Lega Nord Fvg vi hanno apportato un ritocco, aggiungendo: «Vieni con noi Debora, ti riportiamo a casa tua». Evidente il destinatario dell'invito, la presidente della Regione Debora Serracchiani, che Fedriga boccia su tutta la linea di governo.
«Chiaro che il nostro obiettivo è mandare a casa la Serracchiani - attacca -, la quale per compiacere Renzi sta facendo una politica dannosa per tutti i cittadini. Purtroppo lo sta dimostrando la riforma della sanità - sostiene Fedriga - e saranno evidenti le conseguenze anche di quella degli enti locali: 17 Unioni dei Comuni per 17 nuove poltrone per il Pd con i cittadini che perderanno sempre più rappresentanza».
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