I PREPARATIVI
VO' Un grande cuore tricolore ricamato a uncinetto e un ulivo piantato

Mercoledì 17 Febbraio 2021
I PREPARATIVI
VO' Un grande cuore tricolore ricamato a uncinetto e un ulivo piantato in una delle rotonde del paese. A Vo' il ricordo dell'anniversario della pandemia passa anche attraverso due importanti simboli di vita, che si affiancheranno al momento istituzionale organizzato dal Comune. Domenica sarà un anno esatto da quel 21 febbraio in cui il piccolo centro collinare ha pianto la prima vittima di coronavirus, Adriano Trevisan, ed è diventato zona rossa. Sul Municipio verrà issato un cuore di 20 metri quadrati con i colori della nostra bandiera, a ricordo di tutte le persone che hanno perso la vita per o con il Covid-19. L'iniziativa è nata dai volontari della De Leo Fund, una onlus fondata nel 2007 con l'obiettivo di fornire supporto psicologico gratuito ai survivors, cioè a chi è stato segnato dal lutto e dalla morte traumatica di una persona cara: un decesso improvviso, inaspettato o violento come quello da incidente stradale, suicidio, omicidio, catastrofe naturale e ora anche da Covid-19. Una delle iniziative riproposte ogni anno dal 2015 è La cura della vita: consiste nel realizzare a maglia e all'uncinetto vestiti con cui ricoprire gli alberi, emblema per eccellenza della vita. In occasione della ricorrenza di Vo', le signore che partecipavano al laboratorio hanno voluto esprimere la loro vicinanza a tutte le persone a cui il Covid-19 ha strappato una persona cara, vadensi in primis. Dalle abili mani di 14 donne è uscito un cuore tricolore di 20 metri quadri, costato 26mila metri di filo e 1.200 ore di lavoro, che domenica pulserà sul Municipio. L'altro simbolo di rinascita sarà un ulivo, piantato in una delle rotatorie della provinciale che attraversa il paese. All'incontro istituzionale organizzato dal Comune a partire dalle 9.30 nel Museo del Vino parteciperanno, tra gli altri, il prefetto di Padova Renato Franceschelli e l'assessore provinciale Vincenzo Gottardo. A fare gli onori di casa sarà il sindaco Giuliano Martini. Si collegheranno invece da remoto il primo cittadino di Codogno, l'altra prima zona rossa d'Italia e i professori Stefano Merigliano e Andrea Crisanti: l'uno presidente della Scuola di Medicina dell'Università di Padova, l'altro direttore del Dipartimento di Medicina molecolare dell'ateneo.
M.E.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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