Gli artigiani veneti votano Grillo: M5s
al 22.5%. Dimezzati Pdl e Lega Nord

Venerdì 8 Febbraio 2013 di Eva Franceschini
Beppe Grillo (foto archivio)
VENEZIA - Cinque anni fa il consenso del mondo artigiano veneto all'alleanza politica Pdl-Lega si attestava all'80%, mentre oggi dimezzato, arrivando ad appena il 38%. Oggi a sostituire i due partiti, sembra essere il Movimento a cinque Stelle (M5s) che, come mostra la tabella, il partito "preferito" dalla categoria con il 22,5% dei consensi, davanti alla Lega con il 18%.





Non solo: Beppe Grillo viene preferito come premier tanto ad Angelino Alfano che a Oscar Giannino, Mario Monti e Pierluigi Bersani. È questa, in sintesi, la conclusione a cui si arriva analizzando l'indagine condotta dall'Istituto Demetra Opinioni per conto di Confartigianato Veneto, sulle tendenze in atto relativamente alle elezioni politiche ormai alle porte. Sono stati intervistati mille imprenditori artigiani, rappresentativi delle 208 mila aziende presenti sul territorio regionale, che si sono espressi sulle intenzioni di voto e sui bisogni primari delle imprese artigiane.





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Se, da una parte, non si può ignorare la presenza di un pizzico di disorientamento tra gli elettori artigiani, con ogni probabilità specchio dell'incertezza che regna sovrana nella popolazione chiamata al voto, dall'altra è chiara la propensione ad individuare, nel Movimento 5s sia l'unica alternativa ai due partiti di riferimento del centrodestra, sia il mezzo con cui esprimere la protesta di una parte del mondo economico, che si sente messa all'angolo da troppo tempo dalla classe politica.



Nessuna perplessità sulle urgenze da affrontare per risollevare le sorti delle Pmi artigiane: per l'80% degli intervistati il prossimo governo dovrà intervenire sulla riduzione della burocrazia, della spesa pubblica e della tassazione, e solo il 10% ritiene indispensabile semplificare l'accesso al credito. Quando si tocca la sfera politica, invece, si entra nell’imprevisto: la Lega Nord scivola al 18% del gradimento, mentre il leader Roberto Maroni resta nel cuore degli artigiani che, nel 40% dei casi, ha fiducia nella sua persona. Lo segue però immediatamente Beppe Grillo, con il 34,8% delle preferenze, mentre i leader dei partiti di centrosinistra si posizionano in fondo alla lista confermando, così, la tradizionale simpatia per il centrodestra del mondo artigiano veneto.





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Tra probabili astenuti e incerti si arriva quasi al 40%, un dato che preoccupa il presidente di Confartigianato Veneto, Sbalchiero, intervenuto ieri alla presentazione dell'indagine al caffè Pedrocchi di Padova: «Noi non diamo indicazioni di voto, ma ci auguriamo davvero che gli artigiani non rinuncino ad esercitare uno dei diritti fondamentali». Inevitabile il commento alla preferenza a Grillo espressa dai suoi rappresentati: «Il voto della Lega è sempre stato un voto di protesta, e oggi si riposiziona sul Movimento 5s e sulla formazione di Giannino. Entrambi parlano la nostra lingua, e Grillo è l'unico che, in campagna elettorale, sta parlando di piccole e medie imprese come del tessuto connettivo dell'economia italiana. L'Imu? Noi non vogliamo esimerci dal pagare le tasse e fare il nostro dovere di cittadini, ma gli artigiani vanno agevolati quando la tassazione tocca la produttività. E comunque non crediamo a chi promette di cancellare l’Imu».
Ultimo aggiornamento: 18:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA