ECCELLENZE
PADOVA Gli psicologi sfornati dall'Università di Padova non sono

Mercoledì 20 Novembre 2019
ECCELLENZE PADOVA Gli psicologi sfornati dall'Università di Padova non sono
ECCELLENZE
PADOVA Gli psicologi sfornati dall'Università di Padova non sono secondi a nessuno. Svelati ieri i risultati della classifica delle migliori accademie al mondo per l'area scientifica di Psicologia, elaborata dall'agenzia di ranking inglese Times HigherEducation, una delle più prestigiose a livello internazionale. Ebbene, in questa speciale classifica, l'Ateneo patavino migliora di circa cinquanta posizioni rispetto alla precedente edizione, entrando per la prima volta in assoluto rispetto anche a tutti gli ambiti disciplinari considerati tra le Top100 università mondiali e, nello specifico, al 67.mo posto.
SODDISFAZIONE
«Un risultato molto importante, a suo modo storico commenta il rettore Rosario Rizzuto Per la prima volta entriamo tra i primi 100 atenei al mondo nei ranking del Times HigherEducation in una disciplina, psicologia, che proprio nel 2019 ha festeggiato i suoi primi 100 anni di storia. Era il maggio del 1919 quando Vittorio Benussi tenne la prima lezione accademica. Da allora è iniziato un percorso di crescita che ha visto la psicologia padovana affermarsi a livello nazionale e internazionale. Il risultato ottenuto si inserisce in uno sforzo corale del nostro Ateneo che ha visto, negli ultimi anni, migliorare progressivamente il posizionamento nei ranking di The, a livello complessivo come nei singoli ambiti disciplinari. Gli investimenti in ricerca, didattica e internazionalizzazione, ambiti sui quali poniamo la massima attenzione, danno i loro frutti».
SUCCESSI
Ma, a ben guardare, è tutto un pullulare di stanging ovation per l'Università padovana. Una decina di giorni fa Palazzo Bo era stato gratificato dai risultati dell'edizione 2020 del Best Global Universities, ranking stilato dalla testata americana Us news & world report: nella classifica delle singole materie, tra le ventisei prese in esame, Padova aveva ottenuto il risultato migliore tra gli Atenei italiani in ingegneria elettrica ed elettronica, biologia molecolare e genetica, scienza delle piante e degli animali, psichiatria e psicologia, scienze dello spazio. Una trentina gli indicatori che hanno permesso di analizzare le performance di ogni Ateneo del mondo, relativamente a ricerca e reputazione acquisita a livello locale e globale. La classifica aveva così preso in esame 1.500 Università in 81 diversi Paesi.
Il Bo si era collocato al 116esimo posto nella classifica generale, e al primo posto tra le Università italiane a pari merito con l'accademia di Bologna, e davanti agli Atenei di Roma, Milano, Trieste, Pisa, Napoli. Tra gli indicatori presi in esame, il numero di libri e pubblicazioni realizzate, le citazioni di docenti e ricercatori, la partecipazione a conferenze, le collaborazioni internazionali. Quel riconoscimento giungeva a stretto giro dopo ulteriori esiti d'oro, stavolta del Qs Employability Ranking, la classifica che mira a valutare le migliori Università al mondo nel garantire ai propri laureati una carriera di successo. Tale graduatoria si propone nello specifico di valutare la relazione tra la scelta universitaria e i risultati lavorativi, utilizzando una serie di metriche che cercano di andare oltre al semplice tasso di occupazione: dopo un miglioramento di circa 60 posizioni nella scorsa edizione del ranking, il Bo ha confermato il suo trend in crescita, scalando quest'anno altre 10 posizioni.
Federica Cappellato
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci