Luxottica, Leonardo Del Vecchio
stoppa i figli: fuori dal cda

Sabato 14 Marzo 2015
Luxottica, Leonardo Del Vecchio stoppa i figli: fuori dal cda
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AGORDO - Leonardo Del Vecchio sfamigliarizza Luxottica. Ribaltando le sue intenzioni iniziali, il patron del colosso degli occhiali che ha ripreso le redini del gruppo, escluderà dal consiglio i figli ed è pronto a giocare una carta per la nuova governance da eleggere all'assemblea di aprile, quando è in scadenza l'intero vertice. Del Vecchio, applicando il modello americano, intende costruire attorno a Luxottica un polo del made in Italy. Ecco quindi, secondo quanto ricostruito a latere del Workshop Ambrosetti, che nel prossimo cda dovrebbero entrare due nomi doc dell'imprenditoria italiana. Il primo è Remo Ruffini, patron di Moncler, il secondo Sandro Veronesi, proprietario di Calzedonia, l'azienda veronese produttrice di calze e costumi per donne, uomini e bambini, con esperienze anche bancarie visto che fa parte del cda del Banco Popolare. La svolta che avrà un rilievo nel futuro di Luxottica servirà a chiudere la lunga parentesi di tensioni e contrasti interni, iniziati alla fine della scorsa estate, prima con il divorzio traumatico con Andrea Guerra, rimasto alla guida per dieci anni, poi, a metà gennaio di quest'anno, con l'uscita, altrettanto burroscosa e improvvisa, del successore Enrico Cavatorta. Nel nuovo board è previsto un ampio rimpasto. Fuori Claudio Del Vecchio e alcuni consiglieri esterni che nelle settimane di fuoco, hanno tentato di riportare la pace. Escono il banchiere Claudio Costamagna, oggi presidente di Salini Impregilo, Elisabetta Magistretti, manager formatasi in Authur Andersen, Unicredit e oggi consigliere di Mediobanca e di Pirelli. In cda c'è anche l'avvocato Sergio Erede, consulente di Del Vecchio, al suo terzo mandato. Del Vecchio sbarra la strada ai figli, a Milleri che sembrava destinato alla vicepresidenza unica al posto di Luigi Francavilla, un fedelissimo che è nel gruppo di Agordo dal 1968 che conserva la carica.
Ultimo aggiornamento: 11:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA