Costarica, cenerentola del Mondiale: il segreto è giocare all'italiana

Martedì 1 Luglio 2014 di Ugo Trani
Costarica, cenerentola del Mondiale: il segreto è giocare all'italiana
L'Arena Pernambuco è la casa della Costa Rica: lì il 20 giugno la nazionale centroamericana, battendo l'Italia, si qualificò per gli ottavi di finale senza aspettare nemmeno la terza gara contro l'Inghilterra. E sempre nello stadio di Recife, domenica sera, ha scritto la storia, arrivando per la prima volta ai quarti dopo aver superato ai rigori la Grecia. Adesso l'Olanda, a Salvador, il 5 luglio. Jorge Luis Pinto contro Louis van Gaal, due ct che, con lo stesso sistema di gioco, si sfidano volutamente all'italiana. Difesa e contropiede, quello che ci vuole per combattere il clima del Brasile, temperatura che oscilla tra i 32 e i 38 grandi e tasso di umidità difficilmente inferiore al 70 per cento.



MISTER PAROLACCIA

Il boom della Costa Rica si legge sul volto di Pinto: il soprannome è «Esplosivo». Carattere aggressivo e anche qualche insulto di troppo in panchina. Il ct, 61 anni, è l'altra faccia della Colombia ai quarti: sette anni fa e nemmeno per due stagioni guidò proprio la nazionale del suo Paese, quei Cafeteros che ora spaventano il Brasile. La sua lunga carriera è più di studio che di successi, pure se ha vinto tre campionati in Perù e uno a casa sua. Qui ha portato pure il motivatore Garcia, colombiano come lui. E ha girato il mondo per aggiornarsi, dal Brasile all'Argentina, dalla Germania all'Italia. Si soffermò sulla nazionale campione del mondo di Lippi: palle inattive, pressing e ripartenze. Da noi ha raccolto tanto. Qualcosa da Trapattoni, ovviamente da Sacchi e anche da Prandelli. E qui, per non farsi mancare niente, si allena a Santos, nello stadio di Pelè. Solo 9 giocatori dei 23 convocati non giocano all'estero e giusto due sono titolari. Uno è Michael Umana, 31 anni, difensore centrale che gioca nel Deportivo Saprissa. Sua la trasformazione del quinto rigore per andare a Salvador.



PIU' GRANDI CHE TICOS

Il viaggio in Brasile è al risparmio. In aereo si spostano in classe economica, spesso coprono le distanze in pullman. Da piccoli però si ritrovano con i big del pianeta. Capitan Ruiz, in gol sia contro l'Italia che contro la Grecia, prima di partire per il mondiale aveva detto di essere pronto a trasferirsi negli Usa. In prestito l'anno scorso al Psv, è del Fulham. Ora lo vuole l'Arsenal che si riprenderà il centravanti Campbell. «Pensa ai tuoi figli». Il fisioterapista della Costa Rica, prima dei rigori di Recife, è andato a caricare Keylor Navas, nuovo eroe nazionale. «E' stato un giorno stupendo: quando i miei bambini cresceranno capiranno che il loro papà ha fatto cose importanti per la Costa Rica e potranno essere orgogliosi. Ringrazio Dio di avermi regalato quest'esperienza. Il sogno si è avverato», racconta il religiosissimo portiere del Levante.
Ultimo aggiornamento: 15:50