I ragazzi raccontano la grande guerra
con musica, reperti e storie

Mercoledì 8 Aprile 2015
Il sindaco Maroso e il capitano Bellò tagliano il nastro

CASSOLA (Vicenza) - E' stata inaugurata alla presenza di molte autorità, il sindaco Aldo Maroso, il colonnello Gianni Bellò, storici del calibro di Antonio Borsato, già insegnante nella stessa scuola, il dirigente scolastico Sandro Pizzato, e circa 150 persone, la mostra sulla Grande Guerra, realizzata da un gruppo di quindici alunni della scuola media Marconi, iscritti al laboratorio storico pomeridiano tenuto dal professor Stefano Tasca con il supporto del collega Valentino Vettorazzo.

I ragazzi hanno restaurato e studiato una serie di reperti scovati nella cantine dei nonni o messi a disposizione da terze persone, ne hanno approfondito l’uso e la funzione, ricostruendo a partire da lì gli avvenimenti della Grande Guerra, con un approccio alla materia molto attivo che l’ha resa accattivante e interessante. Un laboratorio denso di spunti, che oltre a fornire ai ragazzi conoscenze approfondite sulla Grande Guerra ha coinvolto il loro interesse toccando la sfera delle emozioni.

L’evento è stato accompagnato dalla cornice musicale a cura degli alunni della terza E diretti dall'insegnante Maria Assunta Salvalaggio, che hanno eseguito “La leggenda del Piave” e “La Guerra di Piero” in modo magistrale, raccogliendo lunghi applausi.

I ragazzi del laboratorio storico, orgogliosi ma anche molto emozionati, si sono cimentati in una difficile e complessa lettura, proponendo al pubblico, in modo originale, “La ballata della Grande Guerra” recentemente composta dallo scrittore e poeta Roberto Piumini.

La mostra è ospitata nella biblioteca dell’Istituto Comprensivo Marconi di via Monte Pertica, dove è aperta in orario scolastico su richiesta. Curata in ogni minimo dettaglio, vi traspare l’entusiasmo e il trasporto con cui vi hanno lavorato gli studenti, costruendo schede e tabelloni di approfondimento di grande spessore culturale e di notevole impatto anche estetico. Ovunque domina il rosso dei papaveri, simbolo delle vittime di guerra, che a centinaia decorano le vetrine, abilmente distribuiti tra gli importanti reperti.

Tra tutti spicca la giacca originale appartenuta al capitano Camillo Annessa, morto a soli 22 sul Carso, di cui sono esposte anche le lettere scritte alla madre il giorno prima di morire. La mostra è complessa e per molti aspetti sorprendente, tanto da non sembrare realizzata da ragazzi. Sono stati proprio loro a guidare il pubblico tra le vetrine, svolgendo egregiamente il ruolo di guide.

Durante il laboratorio gli alunni hanno potuto incontrare studiosi ed esperti, come Borsato e Bellò, ma anche il Loris Giuriatti, storico e scrittore, autore del libro “L’angelo del Grappa”. Un lavoro e una mostra che hanno messo inluce una scuola moderna, capace di valorizzare le risorse di ognuno, attenta alle realtà anche del territorio.

Questi i protagonisti che hanno partecipato al laboratorio: Alberto Angioletti, Nicola Artuzzi, Alessandro Basso, Giacomo Bresolin, Giovanni Comacchio, Edona Dobra, Gaia Guglielmin, Linda Marin, Filippo Mattesco, Mattia Raimondi, Bleta Rexhepi, Edoardo Simonetto, Filippo Stefani, Victor Virgilio, Nicolas Zanin.

Ultimo aggiornamento: 12:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA