Camera di Commercio: un piano in più

Mercoledì 17 Febbraio 2021
Camera di Commercio: un piano in più
IL PROGETTO
TREVISO Un piano in più per ospitare appartamenti e un ristorante dotato di un'amplissima vetrata con vista sulla città. Cambierà così il palazzo della Camera di Commercio. Uffici e sportelli rimodellati dallo smartworking e dalla digitalizzazione di gran parte del lavoro, che richiede sempre meno presenza e sempre più collegamenti da remoto, occuperanno solo una fetta dell'immobile. L'ampia porzione che avanzerà sarà messa a disposizione dei privati sotto forma di negozi, residenze ed enti pubblici per gli uffici direzionali: il nuovo palazzo della Borsa è destinato a diventare una sorta di distretto delle Attività Produttive. A un anno dalla storica e travagliata decisione di non trasferirsi più in piazza delle Istituzioni, arrivata dopo un durissimo braccio di ferro con Fondazione Cassamarca, il presidente Mario Pozza e la giunta camerale hanno affidato all'architetto Gianfranco Trabucco il compito di realizzare un progetto che ripensi il palazzo e, di conseguenza, piazza Borsa e vie limitrofe.
I PALETTI
Pozza è chiaro su un punto: «Intervento da fare ma dobbiamo spendere il meno possibile». Condizione che rende necessario coinvolgere nel progetti i privati. Come? Cedendo parti di immobile: «Non servono più i dispendiosi spazi di un tempo ma ambienti più contenuti, più strutturati e organizzati in base ai nuovi modelli di lavoro per agevolare l'utenza - sottolinea il presidente - pensando soprattutto ad un accesso sicuro per tutti e preferendo una movimentazione intelligente. Già ora gli uffici non si devono più raggiungere facendo rampe di scale o salendo con gli ascensori, ma comodamente al piano terra lato via Fiumicelli ed, a breve, nell'ex locale del Bar Borsa». Pozza accenna a un aumento di volumetria per rendere più appetibile il piano superiore. La Camera di Commercio crescerà in altezza, ma tutto dipenderà dal tipo di accordo che verrà trovato col Comune: «Non abbiamo fatto richieste - mette le mani avanti - attendiamo la proposta progettuale. E col Comune i rapporti sono buoni».
I NEGOZI
Nel nuovo palazzo, che prevede anche una profonda riqualificazione dei giardinetti e di via Fiumicelli, ci saranno quindi negozi. L'idea è quella di sacrificare l'attuale sala contrattazioni: «Dobbiamo fare i conti con quello che ci ha insegnato questo periodo - osserva Pozza - gli assembramenti sono da evitare. E poi le Borse, oggi, non si svolgono praticamente più in presenza. La Borsa merci nelle giornate di martedì e mercoledì, ha funzionato benissimo benché non sia stato utilizzato fisicamente il Salone contrattazioni. Segno evidente che l'evoluzione digitale porta ad un ri-disegno totale dell'utilizzo degli spazi, che devono necessariamente essere non solo ripensati sotto il profilo della sicurezza strutturale e degli impianti, ma soprattutto ricollocati sotto il profilo della organizzazione logistica». Ecco quindi che prende sempre più forza l'idea di realizzare qui la galleria commerciale in grado di collegare la piazza ai giardinetti. «L'incremento volumetrico che verrà richiesto servirà per fare ordine all'interno e soprattutto per completare l'ultimo piano fortemente degradato ed in pessime condizioni dal punto di vista strutturale, migliorando pertanto la vista e la qualità edilizia rispetto agli edifici circostanti. Oggi il compendio immobiliare ha tanto volume, ma poche superfici utili e molte superfici non più utilizzabili».
A CA' SUGANA
L'idea di una piazza Borsa nuova piace al sindaco Mario Conte che, al momento, mette da parte le incomprensioni degli ultimi mesi: «Ben venga che, anche alla luce delle tecnologie già predisposte con altissimi standard di efficienza, si rivedano gli spazi con la riqualificazione e l'ammodernamento dello stabile e la conseguente valorizzazione di via Fiumicelli e via Toniolo». I progetti sulla piazza si inseriscono in un quadro più ampio che prevede una profonda revisione della fetta di città che arriva fino alla stazione: «La città si sta preparando, con la riqualificazione della stazione ferroviaria con RFI, dell'ex Cuor grazie alla sinergia con Mom e a interventi da parte di privati a cambiare il volto ad uno dei suoi punti di accesso principali che si appresta a diventare, nel breve termine, un polo trasportistico fondamentale per tutta la Marca se consideriamo anche i collegamenti con l'aeroporto. Per tale motivo, aggiungere ulteriori elementi qualitativi non può che rappresentare un plus per la città. Siamo al fianco della Camera di Commercio e del presidente Mario Pozza in questo nuovo percorso».
Paolo Calia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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