Bierhoff ricorda Borgonovo malato di sla
e l'Italia ironizza sui due SuperMario

Sabato 30 Giugno 2012 di Edoardo Pittalis
Balotelli con il volto di Monti (fotomontaggio di Emanuele Dal Carlo)
Non so se sia consolante, ma adesso abbiamo la certezza che gli imbecilli nascono e crescono anche da altre parti. A volte basta una partita di calcio per scatenare gli istinti peggiori. Ieri alcuni giornali italiani non hanno certo brillato in eleganza scambiando la Merkel per la nazionale di calcio tedesca, prendendosela senza educazione con la Cancelliera che avrà grandi doti, ma non quella di saper giocare a pallone. E neppure, a quanto risulta, si spaccia per tecnico competente. È una tifosa appassionata, non confonde lo spread col cross, cosa che la rende semmai meno lontana.



Ma questo a chi scambia la politica con lo sport evidentemente non interessa. Come non interessa lo sport a quei telecronisti tedeschi che hanno definito Cassano e Balotelli “cani randagi” e persone “non autosufficienti”. Certo i tempi sono cambiati, ci sono anche i diversamente telecronisti e i diversamente giornalisti. Resta da capire quale interpretazione si dà del termine “diversamente”, perché su quelli di telecronista e di giornalista non esistono purtroppo dubbi. Come non ce ne sono per quel criminale che a Como ha festeggiato sparando e ha ridotto in fin di vita una bambina che viaggiava su un’auto di passaggio.



La partita Italia-Germania è stata caricata di molte responsabilità e di significati che andavano oltre il calcio. La retorica dei telecronisti prima e dopo la gara ha toccato vertici non giustificati nemmeno con i 23 milioni di telespettatori e uno share che sfiora l’80%. Si sono sentite frasi incredibili e certi calciatori sono stati descritti come se avessero appena visto la Madonna. È vero che anche giovedì notte Prandelli è andato in visita al santuario più vicino a Cracovia, ma questo non autorizza a pensare che ogni volta riceva miracoli e santini da distribuire di nascosto agli azzurri. Certo a vedere Balotelli che percorre metà campo per andare a baciare la mamma in tribuna e poi le dedica i due gol e ne promette altrettanti al padre che arriverà per la finale, qualche sospetto di favori celesti viene. Anche quando Buffon confessa: “Ho passato la notte della vigilia su Youtube a vedere le reazioni delle piazze italiane per i rigori contro l’Inghilterra. Ho fatto un’ora e mezza di pelle d’oca!”.



È stato un tedesco, Oliver Bierhoff, calciatore amato e vincente anche in Italia, a riportare lo sport a una dimensione molto più umana. Dopo aver esaminato obiettivamente la partita, ha mandato un saluto a Stefano Borgonovo: “Stefano sei grande”. Borgonovo, ex centravanti della Nazionale, vive sulla sedia a rotelle, parla per mezzo di un sintetizzatore vocale, condannato dalla Sla. C’è il sospetto che le cattive pratiche del calcio lo abbiano ridotto così, ma lui ama il pallone, segue le partite, ha commentato il risultato con un sms diretto a Bierhoff. Ha detto: “Io se potessi, scenderei in campo adesso, in un prato o all’oratorio. Perché io amo il calcio”. E ha conservato la voglia di vivere. Salutandolo in diretta tv Bierhoff ci ha riportato alla realtà, ci ha ricordato che il mondo dello sport non è soltanto una semifinale, ha pieghe nascoste, è come l’altra faccia della luna: c’è ma non si fa vedere.



E adesso la Spagna. La squadra ha qualità, difesa solida, centrocampo più forte del mondo, un Balotelli attaccante completo (la seconda rete ai tedeschi è stata un misto di potenza e precisione), un Cassano partner ideale. È una nazionale con personalità e in crescita costante. Forse la Spagna resta favorita, sicuramente è anche un po’ spaventata. Strano che alla finale arrivino due squadre mediterranee, quelle di due paesi economicamente con qualche problema di troppo. Ma il calcio livella e, come ha scritto qualcuno, ci sono state due vittorie che hanno fatto bene al Paese: quella di SuperMario Balotelli a Varsavia e quella di SuperMario Monti a Berlino.



A proposito, avete visto su web tutte le trasformazioni di Monti? Con la cresta alla Balotelli, a torso nudo alla Balotelli, avvolto nel tricolore, pronto a tuffarsi nella fontana di Trevi. Per un giorno e una notte anche le vignette su Monti, di recente particolarmente inclementi, si sono trasformate in elogi calcistici. Con Photoshop si può trasformare la realtà, far diventare il grigio Monti l’imitazione del terribile Hulk. E non costa niente.
Ultimo aggiornamento: 5 Settembre, 15:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA