BELLUNO - Preso il truffatore dei preti che aveva mietuto una vittima anche nel Bellunese.
L’uomo, Vincenzo Di Maso, 34 anni, di Civitanova Marche avrebbe addirittura estorto denaro a un frate nella sua regione. Per lui ieri sono scattate le manette in seguito alla misura cautelare disposta dal Gip del Tribunale di Rimini.
Non era nuovo il Di Maso a questi "giochetti". Già in passato era finito in manette per lo stesso tipo di truffa. Un modus operandi oliato da anni che puntava tutto sul buon cuore dei preti. Erano quelle le sue vittime predestinate. A loro, fingendosi un parrocchiano in difficoltà, chiedeva dei versamenti sulla carta PostePay. Era riuscito così a farsi consegnare, uno, due, tremila euro. Solo dal parroco bellunese, sembra della zona del Feltrino, si è fatto consegnare in diverse occasioni un totale di 6mila euro.
Di Maso è stato individuato attraverso una analisi dei traffici telefonici verso i truffati. I carabinieri, nel corso delle indagini, hanno scoperto come il 34enne, una volta scelte le vittime tra appartenenti al clero, riusciva a estorcere denaro fingendo uno stato di bisogno.
Ultimo aggiornamento: 12:53
© RIPRODUZIONE RISERVATA L’uomo, Vincenzo Di Maso, 34 anni, di Civitanova Marche avrebbe addirittura estorto denaro a un frate nella sua regione. Per lui ieri sono scattate le manette in seguito alla misura cautelare disposta dal Gip del Tribunale di Rimini.
Non era nuovo il Di Maso a questi "giochetti". Già in passato era finito in manette per lo stesso tipo di truffa. Un modus operandi oliato da anni che puntava tutto sul buon cuore dei preti. Erano quelle le sue vittime predestinate. A loro, fingendosi un parrocchiano in difficoltà, chiedeva dei versamenti sulla carta PostePay. Era riuscito così a farsi consegnare, uno, due, tremila euro. Solo dal parroco bellunese, sembra della zona del Feltrino, si è fatto consegnare in diverse occasioni un totale di 6mila euro.
Di Maso è stato individuato attraverso una analisi dei traffici telefonici verso i truffati. I carabinieri, nel corso delle indagini, hanno scoperto come il 34enne, una volta scelte le vittime tra appartenenti al clero, riusciva a estorcere denaro fingendo uno stato di bisogno.
