Addio a Vito Pavan, pittore che guidò
per mezzo secolo gli artisti bassanesi

Venerdì 8 Maggio 2015 di Claudio Strati
Vito Pavan in una foto recente (Aldo Remonato)

BASSANO - Se n'è andata una delle figure più conosciute della città e del centro storico. Una figura che per diversi decenni ha fatto parte del paesaggio urbano. Vito Pavan si è spento a 87 anni all'hospice di Casa Gerosa e con lui si chiude il lungo percorso di una generazione di artisti che ha visto, dagli anni Cinquanta in poi, proporre alla città inventiva e creatività.

Vito Pavan, figlio di Gildo, dipendente comunale, aveva seguito le orme del padre in municipio. Vi entrò giovanissimo, probabilmente già negli anni di guerra, e vi lavorò tutta la vita, fino a concludere la carriera come capo dell'anagrafe. "Gli anziani della città se lo ricordavano bene, per la gentilezza e la signorilità - ricorda Ruggero Remonato, attento conoscitore delle "storie minime" e dei personaggi di Bassano - perché lui risolveva sempre i loro problemi. Addirittura esonerava i suoi sottoposti dal seguire le pratiche più complicate per assumersi in prima persona i problemi da affrontare".

Pavan è stato un artista di rango. Autodidatta, per sessant'anni si è dedicato alla pittura: iniziò con un genere figurativo, ricorda Remonato, per poi progressivamente spostarsi sull'astrattismo e sulle forme colorate. Negli anni Cinquanta fu tra i fondatori del Cab, Circolo artistico bassanese, che poi per decenni almeno ebbe come suo punto di ritrovo ed espositivo il Pick Bar di piazzotto Montevecchio. "Lo fondò con Danilo Andreose, che fu il primo presidente ed era anche l'unico con i titoli giusti, proveniendo dall'Accademia - spiega Remonato - e con altri autodidatti come lui, Andreino Remonato, il poeta Gino Pistorello e altri artisti come Fedetto. Dopo poco vi aderirono altri artisti come Rino Furlan, Federico Bonaldi, Schirato, Bruno Breggion, Beppino Furlan. Insomma tutta la crème dell'arte bassanese. Il Cab, in seguito guidato sempre da Pavan, fece epoca e sviluppò diverse attività. Subito non ebbe una grande accoglienza in una città molto conservatrice, a causa degli spiriti avanzati e creativi che esprimeva, ma negli anni organizzando eventi e mostre importanti divenne un punto d'incontro e di

cultura basilare".

C'è un foto degli anni 70 in bianco e nero dove Pavan e gli altri artisti posano, per l'obiettivo di Aldo Remonato, tuttora fotografo del Gazzettino, all'interno della galleria Il Fiore e tutti si portano un dito al naso: uno scherzo goliardico che era stato pensato lì per lì da Pavan e Furlan.

Da tanti anni in pensione, Vito Pavan si era dedicato sempre di più alla sua arte. Il suo studio era in pieno centro e lui era figura sempre presente in città, negli eventi, nelle mostre che spesso curava o aiutava a curare. Nel 2008 la città di Bassano gli dedicò una personale a palazzo Agostinelli per celebrare il suo mezzo secolo di attività, che gli aveva portato riconoscimenti in ambito nazionale ed internazionale. Ottanta opere, da piazze, tetti e scorci di Bassano, degli anni '50 e '60, alla metamorfosi degli anni '70 e '80 quando si compì, come disse il critico Ennio Pouchard, "la metamorfosi per la quale era legittimo dire che la sua pittura non si limitava a rappresentare, poiché aveva acquisito la capacità di esprimere".

Bruno Passamani, storico direttore del museo civico, così tratteggiàò la figura di Pavan: "Nella luce della mia memoria, ecco gli estemporanei vestiti in lino leggero, con le cravatte sgargianti, che Vito sfoggiava e sfoggia per i suoi ludi di simpatico seduttore, tra Crespano e Mussolente, e quella sua pittura satura di atmosfere tutta veneta e memore di maestri come Saetti e Santomaso, pittura trasparente come i vetri soffiati dai maestri muranesi che, nella sua fragile e spaziosa, dinamica immaterialità , riflette i cieli dei mezzogiorni bassanesi, come quelli, spazzati dalle fini e salubri arie del Grappa, che sapeva dipingere il grande Jacopo".

I funerali di Vito Pavan si svolgono lunedi 11 maggio alle 10.30 nella chiesa di San Francesco. Dopo la cremazione, riposerà nel cimitero di Santa Croce.

Ultimo aggiornamento: 22:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA