Balotelli, l'uomo con il culo nella nutella
che si è trasformato in uomo senza paura

Lunedì 25 Giugno 2012
Balotelli segna il primo rigore per l'Italia (foto Ansa)
L’ometto che aveva il culo nella nutella almeno in campo diventato un uomo che non ha avuto paura. Ha reagito da giocatore adulto, completo, in una partita che gli azzurri contro gli inglesi hanno dominato, sprecando però troppe occasioni e colpendo qualche palo. Ma hanno spesso tutto, non si sono risparmiati.



È vero, Prandelli aveva detto: “Il cuore non basta, dobbiamo andare oltre”. Già sentita, c’è stato chi voleva buttare il cuore oltre l’ostacolo, ma nell’impeto ci buttava anche gli uomini. In una notte lunghissima che sembrava non volesse finire, con le città incredibilmente silenziose, le piazze deserte, non meno di una ventina di milioni di telespettatori, si è atteso per molto tempo l’urlo liberatore.



Quando s’incomincia a fare sul serio, la Rai per presentare la partita sfodera i toni epici degni di una sfida simile. Qualcuno tra i commentatori si ricorda dei primi western di Sergio Leone: “Quando un uomo col fucile incontra un uomo con la pistola, quello con la pistola è un uomo morto”. Naturalmente gli unici armati di fucile sarebbero dovuti essere gli azzurri. Forse porta fortuna, allora riecco l’attore e doppiatore Pannofino nei panni di Nero Wolfe; un po’ ambizioso portare la sfida degli investigatori in casa di Holmes.



E quando trascorre il tempo e arrivano i cambi, allora all’epica si sostituisce la comprensione. All’uscita di Cassano, Dossena si lascia andare: “Dovevano aspettare ancora, non mi sembrava con la lingua fuori”. Nelle case si soffre, sulle altre reti si commenta, forse è invidia perché un italiano su due è incollato alla Rai, ma c’è chi più che della partita parla del blitz della polizia a Coverciano e ricorda: questi Europei non devono far dimenticare lo scandalo.



Nelle tendopoli dei terremotati si tifa, si spera. Qualcosa è rimasto della visita del Dalai Lama. L’ometto della nutella sgrana gli occhi e piazza il primo rigore. È fatta. Adesso le città urlano.
Ultimo aggiornamento: 10:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA