Bale, Ronaldo e Benzema, il Real vola
Il Chelsea di Mou fermato da Mancini

Mercoledì 26 Febbraio 2014 di Benedetto Saccà
Bale, Ronaldo e Benzema, il Real vola Il Chelsea di Mou fermato da Mancini
Una sfida chiusa, ormai serrata, e un’altra aperta. L’ultima notte delle partite di andata degli ottavi della Champions League ha regalato sussulti, palpiti e, soprattutto, risultati dal duplice volto. Il Real Madrid di Ancelotti si è sbarazzato facilmente dello Schalke 04 in trasferta (6-1) grazie alla nobiltà del capocannoniere Cristiano Ronaldo, di Bale e di Benzema, autori tutti di una doppietta oltre che di assist a profusione. Viceversa il Chelsea di Mourinho non ha saputo saltare l’ostacolo del Galatasaray di Mancini (1-1) a Istanbul: piuttosto ha subìto una rimonta, ha rischiato perfino di incassare un gol fatale, e adesso corre sul filo dell’eliminazione insieme al Manchester Utd, al Manchester City e all’Arsenal, il calcio inglese al completo.



I Blues hanno sprecato molto e, forse, hanno peccato di superbia, una qualità o, meglio, un tratto distintivo proprio del tecnico Mourinho. La ditta spagnola Azpilicueta e Torres ha confezionato il gol del vantaggio degli inglesi: il primo ha attirato il portiere Muslera e una parte della difesa rivale, il secondo ha soltanto spinto il pallone in porta fra l’altro a specchio spalancato. Willian, Hazard e Schürrle hanno certo suscitato più di un brivido nei supporter turchi, ma hanno mancato l’appuntamento con il gol per distrazione. Lampard ha spedito una punizione chissà dove, Ramires ha alternato l’apnea al respiro, Terry e Cahill hanno frenato le iniziative di Drogba e di Yilmaz. A fatica, però. Del resto l’ivoriano ha offerto una dose di profondità alla squadra, mentre Yilmaz ha ben allargato il fronte: il turco ha addirittura indovinato la via della porta, anche se l’arbitro spagnolo Velasco Carballo ha dovuto annullare il gol perché un secondo pallone era stato lanciato in campo (per di più da Terry). Nella ripresa il colore della sfida è cambiato. Il Chelsea ha rallentato in modo inopportuno e, di riflesso, il Galatasaray ha conosciuto un decollo lento eppure coinvolgente: Inan ha colpito il palo, Ivanovic e Terry hanno stentato a contenere l’estro di Sneijder e proprio l’olandese, da calcio d’angolo, ha innescato il difensore Chedjou, molto reattivo a superare Cech con un destro al volo. Rimonta completata e, dunque, qualificazione in bilico. «Abbiamo una squadra fatta di giovani e di vecchi, dobbiamo crescere. L'Inter? Se dovessi tornare in Italia andrei solo lì. Il fatto che non abbia ricevuto ancora rigori? Strano», le parole di Mourino.



Quanto all’altra gara della serata, il Real Madrid di Ancelotti si è accreditato ai quarti di finale con tre settimane di anticipo. Cristiano Ronaldo, si diceva, ha firmato due gol e ha sorpassato così Ibrahimovic al vertice della classifica dei marcatori raggiungendo quota 11 reti. La media, solo per dire, è di 1,83 gol a partita. Inarrivabile. Il portoghese ha incrociato imparabilmente il sinistro oltre il tuffo di Fahrmann e, a incontro già deciso, ha evitato il nuovo intervento del portiere depositando il pallone nella porta. E non basta, ovvio. Ronaldo ha pure colpito un palo, ha tempestato Fahrmann di conclusioni e ha servito due assist, il primo con il tacco, a Benzema. Il francese, invece, ha avuto il merito di sbloccare l’incontro già al 13’, poi ha dispensato suggerimenti ai compagni: Bale e appunto Ronaldo ne hanno approfittato per arrotondare il punteggio. Ecco, il gallese è salito al proscenio rapidamente: ha liberato Ronaldo al tiro vincente e ha siglato una doppietta mirabile. Stupendo, va detto, il primo sigillo: dribbling a eludere due avversari e sinistro in corsa, da applausi. Lo Schalke ha potuto opporre poco davvero. Soltanto Draxler, per la verità, ha chiamato Casillas ad una parata prodigiosa durante il primo tempo: un tiro ravvicinato splendidamente respinto. Capitan Iker ha però solo potuto accompagnare con lo sguardo il bolide di Huntelaar, finito all’incrocio in extremis. Il Real ha comunque conservato l’imbattibilità europea, e ha raccolto così il 27esimo risultato utile in serie. E, domenica, sotto con il derby di Madrid. «E' stata la partita perfetta», gongola Ancelotti.

Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 16:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA