I genitori non vaccinano i figli
Torna l'allarme morbillo

Giovedì 19 Febbraio 2015 di Marina Lucchin
I genitori non vaccinano i figli Torna l'allarme morbillo
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ROVIGO - Allarme calo delle vaccinazioni raccomandate per i bambini.

Ogni anno si scende più del 2 per cento e se la copertura si abbasserà oltre il 90 per cento diventeranno nuovamente obbligatorie. D'altronde malattie potenzialmente mortali praticamente debellate stanno tornando a colpire, dalla pertosse, alla meningite, per non parlare di tetano e morbillo. Lo denuncia la dottoressa Margherita Bellè del dipartimento Igiene e sanità pubblica dell'azienda sanitaria di Rovigo. Si tratta di un calo che segue la preoccupante tendenza nazionale, tanto che l'Organizzazione mondiale della sanità ha richiesto un incontro urgente con il ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

«Da noi non è così grave come altrove, ma il calo c'è - esordisce Bellé - Osserviamo un atteggiamento sempre più restio da parte dei genitori a vaccinare i figli. Tanti posticipano, ma alcuni decidono proprio di non farlo. Parliamo di un 2-3 per cento l'anno. L'ideale è avere una copertura del 95 per cento e negli anni migliori siamo arrivati al 98. Ora caliamo e se scendiamo sotto il 90 per cento i vaccini passeranno da raccomandati a obbligatori».

Il calo più vistoso è quello del siero contro morbillo, parotite e rosolia, malattia che contratta in gravidanza può portare a malformazioni del nascituro: «Siamo rimasti sul 95 per cento di copertura per un paio d'anni e poi è iniziato il declino. Ora ci attestiamo intorno al 91 per cento. Varie le possibili cause del fenomeno: dall'errata percezione nella popolazione dell'importanza delle vaccinazioni all'effetto delle campagne mediatiche in atto contro i vaccini».

Una volta contro la rosolia si vaccinava addirittura a scuola. «Ora queste strategie non vanno più bene perché è giusto che i bambini vengano con i loro genitori. C'è bisogno di informarli. Nonostante questo, però, la gente teme moltissimo questa pratica che salva milioni di vite. È uscita la storia dell'autismo che ha scatenato un can can mediatico che ha sicuramente portato a una situazione di sospetto e paura. Dobbiamo convocare due, tre, cinque volte i genitori per capire che i dubbi sono dovuti alla disinformazione che viaggia sul web. Ci sono tanti antivaccinatori che introducono percezioni personali che nulla hanno di scientifico. Sono 30 anni che vaccino e posso dire che a favore delle vaccinazioni ci sono tonnellate di pubblicazione, a sfavore si e no qualche grammo di carta. A fronte di un singolo caso ci sono milioni di persone che non accusano nulla. L'autismo è stato sconfessato in tutte le sue forme».

Ultimo aggiornamento: 14:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA