Acquedotto romano nel degrado:
per pulirlo servono 2.500 euro

Mercoledì 10 Giugno 2015 di Roberto Cervellin
L'acquedotto romano di Lobia, a ovest di Vicenza, è in condizioni precarie
VICENZA - È una delle poche testimonianze romane di Vicenza. Ma lo stato di conservazione dei resti dell'acquedotto di Lobia, quartiere nella periferia ovest, è precario.



In passato la struttura era stata usata addirittura come una discarica. Il Comune, dopo averla bonificata, ha deciso di passare alla seconda fase, quella del recupero. Solo che in cassa i soldi sono pochi. L'amministrazione ha affidato quindi a una restauratrice, al prezzo 2.500 euro, la manutenzione delle parti archeologiche. Tradotto, si provvederà alla rimozione di erbe, muschi e terra. Le superfici, inoltre, verranno disinfestate. L'acquedotto romano, costituito da 23 pilastri e 5 arcate, un tempo portava acqua alla città prelevandola dalla zona delle risorgive della pianura settentrionale.
Ultimo aggiornamento: 13 Giugno, 13:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA