Noemi, figlia di una marchesa, al successo: «La mia Riccanza è snob, il mio corpo un'opera d'arte»

Venerdì 23 Marzo 2018 di Mariagiovanna Capone
Noemi, figlia di una marchesa, al successo: «La mia Riccanza è snob, il mio corpo un'opera d'arte»

Fin dalle prime battute è emersa la sua personalità trasgressiva e, nelle prossime puntate, c'è da giurarci che Noemi Montanaro mostri anche il suo spirito ribelle, possibilmente inguainata nelle amate guêpière e con tacchi vertiginosi. Non a caso la trentunenne posillipina (diamo subito i numeri: un metro e settanta, 48 chili, misure 94/61/89) non passa certo inosservata a «Mamma che riccanza!», il docu-reality dedicato alle vite di quattro ricche e glamour mamme italiane in onda su Mtv. Tra tutte, Noemi è quella più eccentrica: figlia di una marchesa appartenente all'aristocrazia borbonica, artista, performer, creatrice di moda.
 

 

Perché partecipa a un reality esponendo la sua vita?
«Mi presto volentieri all'esibizione, al pubblico. Mi piace rompere gli schemi borghesi che non servono. Anche se non ho necessità di sentirmi adulata. Per me l'esibizionismo è una forma d'arte. Ed è collegato alla seduzione che è un esercizio costante di femminilità».

Ma quanto c'è di costruito nella sua eccentricità?
«Nulla. Sono così. Anche sui social mostro scorci del mio privato, racconto per immagini viaggi, performance, mostre, mentre mi alleno alla pole dance».

Ma anche piuttosto spogliata, da amante del pizzo e del fetish.
«Sono performance artistiche, la mia vita è arte. Vorrei mostrare che non tutte le ricche napoletane sono annoiate ma hanno qualcosa da dire. Qualche anno fa mi volevano per Lucky ladies, altro reality sull'upper class partenopea, ma quelle dimostravano solo di essere viziate. A Riccanza mostro il mio modo di essere artista. Sono così, o mi amate o mi odiate».
 
E il pubblico la ama o la odia?
«Con i fans, gli adulatori, i corteggiatori, sono spuntati anche gli haters: c'è rancore sociale. Ma time is money: la libertà del proprio tempo la invidio, i privilegiati sono loro perché a me tocca essere mamma e imprenditrice a tempo pieno, sacrificando quei pochi ritagli di tempo alla scelta di un pizzo piuttosto che un altro per gli abiti che indosserò quest'anno sul red carpet di Cannes. E poi arrabbiarsi fa venire le rughe».

Per strada l'hanno riconosciuta?
«Non cammino per strada, mi sposto in taxi. Porto sempre almeno un tacco 13 e le scarpe griffate mica sono state fatte per camminare sui basoli di Napoli? Se vuole sapere se sono entrata in un bar per un caffè: no. Non frequento ambienti per la massa. Anche quando vado al ristorante prediligo luoghi esclusivi e salette riservate».

Un po' snob...
«Non un po', ma molto snobbish. Ho la mia cerchia di amici, i miei ambienti elitari rassicuranti».

La trasgressione è anche nelle opere d'arte come le sculture tassidermiche di animali.
«Adoro la provocazione, soprattutto quella intellettuale. Quando l'estro è supportato da una battaglia concettuale che vuole portare trasformazione, cambiamento. Uso anche molto il mio corpo, lo espongo come un'opera d'arte».

Nella sua scheda si legge che da pochi mesi sta con un toy boy.
«Shay Haim ha 26 anni, io 31, non lo definirei proprio un toy boy ma se affiancato a me, madre, imprenditrice e artista di successo, allora sì».

Come l'ha conquistata?
«Mi ha corteggiato senza sosta durante un viaggio a Tel Aviv. Un bel manzo ma con un cervello. Un'occasione troppo ghiotta visto il livello scarso dei napoletani, che possono anche essere piacenti ma abbinati a poca ambizione, cultura e personalità. Così gli ho preso un biglietto aereo per Napoli e abbiamo trascorso una settimana tra le lenzuola».

La storia continua?
«Lui studia ancora e deve ultimare Ingegneria, ma quasi ogni week-end mi raggiunge.
Il sesso è perfetto con lui, ed è molto premuroso. Era ora, visto che provavano a conquistarmi soltanto uomini stagionati benestanti, pensando che avessi bisogno di loro per ottenere uno status symbol: lo status symbol sono io. Senza contare che per venire a letto con me avrebbero dovuto farsi aiutare dalla pillola blu: ma scherziamo? I vecchietti li ho lasciati alle ragazzette senza personalità».

Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 09:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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