Giovedì 28 Novembre 2019, 08:44
Il mondo di Mika: «Io figlio dell'Europa, non la riconosco più»
di Mika
Con questo articolo la popstar comincia la collaborazione
con il Messaggero
Mia madre è libanese, mio padre americano. In me convivono
l'educazione anglosassone, ricevuta a scuola, e il temperamento
libanese, molto più vicino a quello
dell'
Europa continentale.
La mia identità, un mix di culture, me la sono
costruita come tutti i figli degli immigrati: attraverso il mio
lavoro, in quel senso di comunità e appartenenza che si
è creato fin dal principio durante i miei concerti in
Europa. Mi sono sempre sentito europeo senza avere il passaporto
europeo.
L'IDEA
Essere europeo non è una condizione naturale: è
un'idea. È un concetto di universalità. È
la fiducia nel fatto che culture diverse possano connettersi,
prosperare, progredire insieme a livello culturale, sociale ed
economico. È una cosa in cui credo veramente. Ma in questo
momento mi sento a disagio. La mia carriera è fiorita in
Europa, ma la mia lingua è l'inglese, il mio stile molto
anglosassone, e prima di avere casa negli Stati Uniti l'ho
avuta in Gran Bretagna. Sento che l'Europa sta attraversando un
momento di grande crisi, e ora più che mai penso che sia
indispensabile difendere i veri principi che la rappresentano e
ricordarli alle persone. Ho l'impressione che abbiamo
dimenticato perché l'Europa esista. E questa ignoranza,
questa diffidenza che cresce e si diffonde ci rende vittime
perfette per qualsiasi manipolazione politica. Le nazioni si
dividono, crescono i conflitti. È una soglia
pericolosissima. Se potessi votare a dicembre sulla
Brexit, voterei naturalmente per rimanere in
Europa. Rischiamo un taglio netto, una mutilazione le cui
conseguenze peseranno anche sulla Gran Bretagna. Le persone che
soffriranno di più per un'eventuale uscita
dall'Europa saranno quelle che hanno bisogno più di
tutti del supporto dell'Europa. Chi contribuirà alle
spese di una piccola palestra in un villaggio della provincia
gallese? Chi foraggerà il centro per il supporto
all'adolescenza di una città come Doncaster? Sono due
esempi di attività finanziate dall'Unione
Europea.
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