Nikita Pelizon non le ha manda a dire ad Alfonso Signorini e si scaglia duramente contro il conduttore sui social. Per i fan, infatti, non ci sono dubbi e l'invettiva si riferiva proprio al giorno della vittoria all'interno del programma del Grande Fratello.
L'edizione di cui l'influencer è stata vincitrice è risultata la più criticata della storia del programma. Alfonso Signorini, in un "mea culpa" da Silvia Toffanin a Verissimo, aveva confessato di aver sbagliato cast e che Pier Silvio Berlusconi gli aveva chiesto, per quest'anno, una maggiore «normalità».
Normalità che per il momento è stata garantita solo per la provenienza dei concorrenti e cioè, non derivanti dal mondo dello spettacolo.
Nikita Pelizon e Massimo Boldi, il balletto social scatena gli hater: «Tutto molto trash»
Le parole di Nikita Pelizon
Nikita Pelizon, vincitrice dell'ultima edizione del Grande Fratello vip sconfisse la collega, Micol Incorvaia, portando a casa l'ambito montepremi di 50mila euro. La sua vittoria, per tutti meritatissima, le ha regalato migliaia di fan che, in questi giorni, hanno supportato l'influencer, insieme al precedente cast che si sta rivoltando contro il conduttore Alfonso Signorini per le parole negative spese nei confronti degli ex gieffini.
In un tweet, Nikita Pelizon ha scritto, riferendosi ad una persona che per tutti è data per ovvia che sia il conduttore, che non ha ricevuto più risposte dopo quel bacio pubblico stampato sulle labbra da parte di Alfonso Signorini.
Personalmente,
da una persona che dice di adorarti e ti bacia in bocca in pubblico
ma poi nel privato,
non ti risponde né su whatsapp,
né su Ig,
né quando riceve in regalo un tuo quadro…non mi posso aspettare nulla di diverso.
Osservo e vado avanti. 🫶🏻— Nikita Pelizon (@Uraganonikita) September 12, 2023
Il politicamente corretto
Sotto il mirino degli antimoralisti, oggi i concorrenti sono perennemente sotto osservazione, pronti ad essere accusati di un minimo errore, alla ricerca di quell'"esurberanza" che tutto sommato ha sempre contraddistinto il programma, esuberanza che oggi rischia di essere sottomessa proprio all'insegna del «politicamente corretto».