Festa della mamma, Ilaria Spada: «Mesi durissimi, ma io e i miei figli siamo maturati»

Domenica 9 Maggio 2021 di Gloria Satta
Ilaria Spada

«Sono stati mesi durissimi, dominati da preoccupazioni e paura. Ma ora ne siamo usciti e io ho la certezza che il lockdown ci abbia lasciato anche qualcosa di buono: una consapevolezza nuova, una maggiore attenzione ai valori importanti della vita che noi adulti abbiamo cercato di trasmettere ai nostri figli». Nella giornata della Festa della Mamma, parla Ilaria Spada, 40 anni, attrice, moglie del collega Kim Rossi Stuart da cui ha avuto Ettore, 9, e Ian, 2.

 

Da sempre lontana dai riflettori, estranea a mondanità e gossip, la famiglia ha trascorso i mesi della pandemia più unita che mai prima nell'appartamento di Roma poi in campagna. Tra luci e ombre, affrontando le difficoltà e le soddisfazioni comuni a milioni di italiani, dai problemi della dad alla gestione dei bambini costretti a casa.
È stato complicato per lei seguire Ettore e Ian durante la pandemia?
«Siamo dei privilegiati perché abitiamo in un appartamento spazioso e, durante il lockdown, Kim e io non abbiamo lavorato. Ci siamo perciò dedicati totalmente ai bambini, seguendoli nello studio e nel tempo libero. Ma per altre mamme mie amiche, impegnate nello smartworking, mettere insieme lavoro e figli è stato un vero tour-de-force».
Lei come si è organizzata?
«Ho fatto di tutto perché non ci fossero tempi morti. Ho scandito la giornata dei bambini in appuntamenti e rituali: vestirsi subito al mattino, il momento dei pasti, il gioco, l'ora del computer, un film visto tutti insieme e poi commentato con noi genitori».
Come hanno reagito i suoi figli all'isolamento?
«Ian è troppo piccolo per essersi accorto della differenza, mentre Ettore ha reagito benissimo. È un bambino molto socievole e, grazie alla tecnologia, non ha mai perso il contatto con gli amici. Anzi, si è impratichito sempre più con computer e smartphone, ha imparato a gestire dei programmi di disegno molto sofisticati. E ho un'altra soddisfazione».
Quale?
«Il lockdown ha permesso di affrontare con lui per la prima volta temi profondi come la malattia e la morte, un argomento solitamente tabù.

Gli ho spiegato che la vita ha un termine ma va vissuta pienamente e con la massima consapevolezza. Bisogna apprezzare le piccole cose, la bellezza, l'amore, la gioia. Morire non è una bella cosa, ma è peggio vivere una vita superficiale, vuota, popolata di idoli sbagliati».

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Com'è riuscita ad affrontare con lui argomenti così seri?
«Gli ho parlato col cuore. A volte ho attinto ai racconti di mia nonna che mi descriveva la guerra, spiegandogli che anche noi eravamo in guerra con il virus. Gli ho raccontato la mia infanzia trascorsa in Tunisia dove lavorava papà. Gli ho spiegato che ci sono bambini che non hanno nulla mentre lui ha tutto...Parlare di cose importanti con mio figlio mi ha fatto scoprire una forza interiore che non credevo di avere».
Com'è andata la dad?
«Meglio quest'anno che nel primo lockdown 2020. Un anno fa, malgrado l'enorme impegno della maestra, bravissima, il sistema non era collaudato così a noi genitori è toccato integrare il lavoro della scuola. Fortunatamente Kim e io eravamo a casa e avevamo il tempo per farlo, ma i ruoli non vanno confusi. L'insegnante e la mamma devono rimanere due figure diverse. Senza contare che Ettore, a forza di stare incollato allo schermo, aveva sempre gli occhi rossi».


E il ritorno a scuola com'è stato?
«È andato benissimo, il bambino aveva molta voglia di rivedere gli amichetti tant'è vero che qualche giorno fa abbiamo organizzato un pigiama party».
Lei, come mamma, è contenta di tornare alla normalità?
«Sì, perché è una normalità nuova, diversa. Abbiamo potuto godere di tanto tempo insieme e ora siamo tutti più consapevoli, più concentrati sulle cose importanti. Anche i bambini sono maturati. Diciamo la verità: mentre durante il lockdown tante famiglie hanno sofferto, a noi è andata liscia. Ma oggi siamo molto cambiati. E spero che i miei figli facciano tesoro dell'esperienza vissuta».

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Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 05:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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