Si picchiano in centro, poi sfondano la vetrina di un bar: nuovo episodio di violenza a Veroli

Venerdì 26 Agosto 2022 di Maurizio Patrizi
Si picchiano in centro, poi sfondano la vetrina di un bar: nuovo episodio di violenza a Veroli

Un albanese di 23 anni e un verolano di 27 se le danno di santa ragione e poi il primo, non soddisfatto, distrugge le vetrine e la serranda di un bar in cui l'altro si era rifugiato per sottrarsi all'aggressione.

Un'altra notte di scene da Arancia Meccanica in pieno centro storico, a Veroli. È il secondo caso in pochi giorni, l'altro si era verificato fra il 15 e il 16 agosto. Sul grave episodio indagano i carabinieri, intervenuti sia subito dopo l'accaduto sia anche ieri mattina per un sopralluogo nel locale commerciale.

Tutto si è verificato verso le tre mezza di giovedì, in piena notte, quando un ragazzo di origini albanesi - residente a Boville Ernica ma di fatto domiciliato a Veroli - e un giovane del luogo, hanno cominciato a discutere animatamente già nella piazza centrale della città. Poi si sono spostati verso largo Arnara dove si trova anche il comando della Polizia locale con tanto di telecamere di sicurezza puntate proprio sullo slargo in cui sono accaduti i fatti.

Arrivati davanti a un bar il verolano, stando a quanto riporta un testimone dell'accaduto, era già ricoperto di sangue per le botte ricevute e, per sfuggire al linciaggio, avrebbe chiesto aiuto al gestore dell'attività commerciale. Il barista gli ha dato riparo all'interno abbassando anche una serranda ma il ventitreenne non ha desistito.

Secondo quanto si evince da una registrazione audio ha continuato a inveire contro il verolano per tantissimi interminabili minuti e nel frattempo la vetrina e la serranda del bar sono state distrutte a suon di calci e testate, terrorizzando le due persone all'interno e gli altri residenti. Il tutto è durato circa tre quarti d'ora, fino a quando, cioè, a largo Arnara non è giunta una pattuglia di carabinieri della compagnia di Alatri, dopo che qualcuno ha deciso di lanciare l'allarme alle forze dell'ordine.

LA FUGA

All'arrivo dei militari dell'Arma però il ventitreenne albanese non c'era più. Era stato fatto salire su un'utilitaria che era andata via. Salvo tornare di nuovo lì dopo pochi minuti. I carabinieri hanno svolto le prime sommarie indagini e li hanno identificati. Ieri mattina nel bar è tornata una pattuglia della stazione di Veroli, agli ordini del luogotenente Giovanni Franzese, per ulteriori accertamenti. A riprendere l'accaduto c'erano anche le telecamere della videosorveglianza installate dal Comune, le stesse né che nei giorni scorsi avevano permesso di ricostruire quanto si era verificato in piazza Mazzoli.

In quel caso, sempre per motivi sentimentali, in ospedale erano finiti in tre e diverse persone erano state denunciate a vario titolo ma la visione dei filmati che ha incastrato i responsabili era stata possibile soltanto dopo la presentazione della denuncia da parte delle vittime. Per quanto riguarda il grave episodio di giovedì notte, invece, la denuncia per ora non è arrivata ed entrambi le persone coinvolte sono finite in ospedale per gli esami e le cure del caso. 
 

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