Liste di attesa, utenti disorientati. È quanto denuncia il Tribunale per la difesa diritti del malato di Frosinone che parla di «bolgia caotica, indefinibile e crea un enorme disagio, con gravi conseguenze per la salute delle persone e per i magri bilanci famigliari». L'associazione chiede che sul tema vena al più presto convocata la conferenza locale della sanità presieduta dal sindaco del capoluogo, Riccardo Mastrangeli.
«Orientarsi nelle liste di attesa è impossibile - scrive il Tribunale per la difesa dei diritti del Malato - Capita che fai un'ora di fila al Cup e poi ti senti rispondere che la lista è chiusa e dovrai ripassare.
Per l'associazione tali «modalità in atto favoriscano il crescere impetuoso e lo sviluppo incontrollato delle strutture private accreditate che fanno affari d'oro, mentre prosciugano le poche risorse che i cittadini hanno a disposizione per condurre una vita precaria e di povertà».
E tra le altre conseguenze del caos sulle liste di attesa, secondo il Tribunale per la difesa diritti del malato, c'è anche l'intasamento dei pronto soccorso che a sua volta «provoca un malcontento diffuso di rabbia e di protesta, che qualche volta sfocia anche nell'aggressione al personale sanitario».
Quindi l'associazione chiede la convocazione della Conferenza dei sindaci sulla sanità aperta al contribuo delle associazioni e dei rappresentanti istituzionali regionali e provinciali»
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