Tabaccaio uccide il ladro in casa a Frosinone: «Ho temuto per la vita mia e di mio figlio». Indagato

Sandro Fiorelli, 59 anni, ha sparato al ladro nel giardino di casa sua a Santopadre

Martedì 26 Ottobre 2021 di Roberta Pugliesi
Tabaccaio uccide ladro in casa a Frosinone: «Ho temuto per la vita mia e di mio figlio»

La notizia del ladro ucciso dal tabaccaio di Santopadre (Frosinone) (ora indagato) ha suscitato clamore.

La rabbia e l'indignazione sono stati amplificati dei social network dove centinaia sono stati i commenti sulla vicenda, tutti a senso unico. A seguito dell'ondata di furti che si è registrata negli ultimi tempi e che ha interessato tutto il territorio del sorano, dalla città volsca fino alla Valle di comino, tanta era la preoccupazione e la rabbia della gente. L'episodio di ieri sera ha finito per accentuare l'esasperazione generale. «Se la sono cercata. Massima solidarietà al tabaccaio che ha fatto quello che ognuno di noi vorrebbe fare per difendere la propria abitazioni ed i propri familiari», commenta un uomo.

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Ed ancora: «Sono i rischi del mestiere. Se non ci lasciano in pace siamo costretti a difenderci da soli e quindi è giusto che sia andata così. Anche se sicuramente alla fine sarà lui ad avere problemi con la giustizia per quello che ha fatto. Siamo tutti con lui», scrive un'altra persona. «Se non si fossero introdotti in casa di altri non sarebbe accaduto», l'affermazione di una donna. I commenti sono tutti in questa direzione e sono moltissime le persone che esprimono solidarietà al negoziante per quanto accaduto.

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I FATTI
Il commerciante 59enne Sandro Fiorelli, titolare della storica attività commerciale di Piazza Marconi, avrebbe sorpreso i ladri in casa mentre era con suo figlio. Almeno stando ad una prima ricostruzione dei fatti. Erano appena rientrati dopo aver chiuso il negozio. E sarebbe stato il ragazzino ad avvertire rumori sospetti, a notare delle figure che si aggiravano dentro casa. Ha urlato: «Papà ci sono i ladri». Fiorelli - che ha la passione per caccia - si trovava al piano di sotto. Ha imbracciato il fucile. Pochi istanti e si sarebbe trovato uno dei ladri a pochi metri, quasi faccia a faccia. Ha raccontato che aveva una pistola in mano con il braccio alzato in posizione orizzontale. Ha temuto per la sua vita e per quella di suo figlio ed ha reagito sparando un solo colpo che ha centrato il giovane rumeno sotto un fianco. Un colpo che è stato fatale. L'uomo si è trascinato all'esterno, forse per scappare, ma è stramazzato al suolo lungo il vialetto che - attraversando il giardino - conduce alla villa.

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Nel frattempo almeno altre due persone, forse tre, si sono dileguate nelle campagne circostanti, probabilmente a bordo di un veicolo. È stata notata un'auto di colore grigio vicino all'abitazione. È stato a quel punto che è partita la chiamata al 112 che ha inviato sul posto le pattuglie dalla stazione di Arpino, con il luogotenente Sbardella, e dal radiomobile di Sora, tutti al comando del capitano Cavallo. Poi sono arrivate ambulanza ed auto medica. Tutta l'area è stata transennata per tenere lontano vicini di casa e curiosi dalla scena del crimine. Per il ragazzo rumeno non c'è stato nulla da fare. Sono partite le ricerche delle forze dell'ordine su tutto il territorio per rintracciare i complici ma sembra che abbiano fatto perdere le loro tracce dileguandosi nelle campagne circostanti.
 

 

Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 00:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA