Allontana da casa in piena notte moglie e figlia dopo botte e minacce, impiegato nei guai

Martedì 1 Novembre 2022 di Marina Mingarelli
Allontana da casa in piena notte moglie e figlia dopo botte e minacce, impiegato nei guai

 Sbattute per la strada di notte da sole e in pigiama. E' quanto accaduto a mamma e figlia che hanno dovuto camminare con l'oscurità per alcuni chilometri prima di poter trovare qualcuno a cui chiedere aiuto. A spintonarle fuori dalla porta, secondo la denuncia presentata, il marito, un impiegato di 52 anni residente in un paese dell'hinterland frusinate.
Secondo quanto riferito dalla donna, una casalinga di 40 anni che adesso viene supportata dagli operatori del centro antiviolenza Spazio Ascolto Osa che ha sede a Frosinone, l'uomo, che aveva il vizio di alzare il gomito, ogni volta che beveva e tornava a casa massacrava di botte lei e la loro figlia che sovente si metteva in mezzo per difendere la mamma. Ma a nulla servivano le sue suppliche di lasciar stare la madre, così come non servivano i suoi pianti disperati: il padre avrebbe continuato ad infierire sulla moglie lanciandole addosso tutto quello che si trovava davanti e minacciandola di morte. E sempre quando era sotto i fumi dell'alcol, avrebbe persino messo in discussione la paternità della sua bambina. A suo dire la moglie lo aveva sempre tradito. E dunque quella figlia non era sua. La donna, che non sapeva come fare da sola a sbarcare il lunario, secondo quanto da lei sostenuto, aveva sempre sopportato ogni genere di sopruso e di angheria da parte di quel marito. Tra l'altro lei, che aveva sempre fatto la casalinga, non aveva alcuna disponibilità economica. E proprio questo aspetto l'aveva frenata a presentare eventuali denunce per maltrattamenti.
Nei mesi scorsi l'uomo, incurante della notte e del fatto che mamma e figlia stessero già dormendo, secondo quanto denunciato le ha scaraventate fuori dal letto poi le ha spintonate fino a sbatterle fuori casa.
La donna ha pensato veramente di aver toccato il fondo.

E se voleva in qualche modo risalire alla superficie avrebbe dovuto reagire e ribellarsi. Lo doveva soprattutto a sua figlia che stava vivendo la sua infanzia in modo drammatico.

LA DENUNCIA

Così si è rivolta al centro anviolenza Spazio Ascolto Osa e tramite il legale Sonia Sirizzotti ha fatto scattare la denuncia.
Gli agenti della Questura di Frosinone che hanno avviato le indagini hanno raccolto elementi per poter trascinare l'uomo sotto processo per maltrattamenti aggravati dal grado di parentela.
Il pubblico ministero titolare delle indagini ha chiesto adesso il suo rinvio a giudizio. A giorni verrà fissata la data dell'udienza preliminare.
La casalinga al momento vive insieme alla figlia in una struttura protetta proprio per evitare che il marito possa rintracciarla. Per la donna è stata la fine di un incubo.
Marina Mingarelli
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