Panoramica della situazione di incuria del verde in giro per la città. Tra proposte di task force e segnalazioni dei Comitati

Martedì 4 Agosto 2020
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Strade in balia della vegetazione, crescono le problematiche riscontrate dai cittadini. In alcuni spazi della città, infatti, il verde, sia pubblico che derivato da proprietà private, è diventato opprimente, cresciuto in larga misura tra le strade, a incorniciare le panchine o sopra i marciapiedi e muri.
Le zone in città
Nella parte alta, particolari difficoltà sono riscontrate dai cittadini nel punto finale di via Fosse Ardeatine, dove la crescita esponenziale della vegetazione impedisce parte del passaggio sul marciapiede. Emblematica poi la situazione del tunnel, in via del Rifugio, a ridosso di Sant'Antonio. Gli alberi che contornano la strada dal lato destro stanno, pian piano, prendendo possesso della strada e va quasi ad impedire il passaggio dei pedoni. La scena si ripete anche all'uscita del sottopassaggio. Sul viadotto Biondi, si registra, almeno, un intervento all’entrata inferiore del Parco delle Colline. Ma la situazione sugli spazi adibiti al cammino pedonale presenta evidenti problematiche per la crescita della vegetazione. Tra erbacce che vanno ad ostruire il passaggio in alcuni punti e impossibilità nel poter utilizzare le panchine. Stesse situazioni si denotano anche nella parte alta di viale America Latina, all'inizio di viale Roma, in via Maria, in via del Casone e in zona San Liberatore, con la folta vegetazione che, poco distante dell’incrocio in via Impradessa, invade parte della carreggiata.
L’ordinanza
Per contrastare questo problema di incuria e per gestire l’attività di prevenzione di incendi, il Comune di Frosinone ha emesso un’ordinanza, la numero 155 dello scorso giugno, in cui ai privati si intimano, tra le altre cose, interventi di pulizia dei terreni invasi dalla vegetazione, eseguiti mediante l'eliminazione di ogni elemento o condizione che possa rappresentare pericolo per l’incolumità e l’igiene pubblica. I privati devono, sempre a proprie spese, anche provvedere «al taglio di siepi vive, di rami che si estendono oltre la proprietà sul ciglio stradale, alla rimozione di rifiuti e quant'altro possa essere veicolo di incendio». Le sanzioni stabilite nei casi di mancata pulizia, vanno dai 155 ero ai 624 euro. Dai 105 euro ai 620 euro nei casi di mancata rimozione dei rifiuti sui terreni privati o prodotti dagli interventi di pulizia effettuati.
La proposta
Sulla questione è intervenuto anche il consigliere d’opposizione Angelo Pizzutelli del Partito Democratico: «Già a giugno ho proposto all'Amministrazione la creazione di una task force, vista anche la difficile situazione economica e di risorse, per fare una cabina di regia provvisoria tra settore Ambiente, Verde e Polizia Locale e contrastare il degrado dato dai terreni pubblici e privati. È stata anche emessa un’ordinanza del sindaco, allatto pratico però poco è cambiato. Sia nel privato, ma anche sul versante pubblico si vivono situazioni di estremo degrado. Anche sui muri comunali, c’è questa situazione, come in via Fosse Ardeatine. Il settore verde – ha quindi concluso il consigliere – sta cercando di fare il massimo, ma le risorse sono troppo limitate. Per questo, ho chiesto un potenziamento ad hoc straordinario per questa vicenda. Purtroppo, però, non sono stato ascoltato».
Via Maria
Dal Comitato, invece, del quartiere di via Maria, sono partite alcune segnalazioni rivolte all’Ente per la situazione della strada che collega la zona fino a Maniano: «Stiamo sollecitando da tempo il Comune con precise segnalazioni di questa ed altre criticità – hanno commentato i membri del Comitato in una nota-  Ci aspettiamo un intervento immediato dell'Amministrazione per tornare a poter vivere questa strada in totale sicurezza e pulizia. Il decoro urbano, la pulizia, l'igiene pubblica e la messa in sicurezza delle strade sono la base di partenza per la riqualificazione di questo pezzo di città e per una migliore qualità della vita».
Matteo Ferazzoli
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