Da Lampedusa ad Arpino, tredici migranti in quarantena preventiva: è scontro politico

Mercoledì 19 Agosto 2020 di Roberta Pugliesi
Una veduta panoramica di Arpino

Tredici richiedenti asilo sono arrivati nelle ultime ore ad Arpino. Ospiti di una struttura di accoglienza ubicata nel quartiere di Collecarino, gestita dalla cooperativa Sole Cuore, sono sbarcati a Lampedusa a ridosso di Ferragosto. Sono tutti in quarantena preventiva, sorvegliati giorno e notte da pattuglie dei carabinieri e uomini della Guardia di finanza. Non possono, infatti, uscire in alcun modo fino a quando non sarà trascorso il periodo di due settimane dopo il quale si avrà la certezza che non abbiano contratto il virus. Ma la presenza delle forze dell’ordine dinanzi al centro non è passata inosservata.

In realtà nessuno è a conoscenza dello stato di salute dei migranti che probabilmente sono stati già sottoposti a tampone. Tensione anche tra alcuni consiglieri di minoranza che vogliono vederci chiaro e che lamentano la mancanza di comunicazioni tempestive da parte del sindaco sull’intera vicenda, gestita a loro dire ancora una volta in maniera poco trasparente: «Tantissimi cittadini ci stanno tempestando di telefonate da due giorni - afferma Fabio Forte - e noi non sappiamo cosa dire loro. Arrivano i migranti e nessuno ci dice nulla. Sarebbe stato più corretto se anche i consiglieri fossero stati messi al corrente della situazione anche e soprattutto in un’ottica collaborativa». Gli fanno eco anche Mauro Iafrate e Gianluca Quadrini che rincarano: «Nessuno ha informato noi e i cittadini e ne avremmo avuto tutto il diritto».

Il sindaco Renato Rea da parte sua spiega come sono andate le cose e rassicura la popolazione: «Queste tredici persone si trovano temporaneamente nel centro di Collecarino. Sono chiuse all’interno e non possono uscire. La struttura è presidiata giorno e notte dalle forze di polizia. Non c’è alcun motivo per essere preoccupati perché queste persone non hanno avuto alcun contatto con la popolazione locale e non lo avranno per tutto il periodo cosiddetto della quarantena».

Anche a Torrice sono arrivati nelle ultime ore alcuni migranti ospitati in una struttura che a dire di Giammarco Florenzani, Marco Stirpe e Valter Tallini della lista Assalti Sindaco non sarebbe idonea: «Da un giorno all’altro un’abitazione di Torrice in via Consolazione (ex via San Martino) è divenuta un centro di accoglienza per richiedenti asilo senza che nessuno abbia nemmeno avvertito i residenti - lamentano i tre -. Non si tratta di razzismo, ma di garantire anche ai richiedenti asilo le giuste condizioni igienico-sanitarie oltre che la tranquillità ai residenti della zona. Non si possono mettere troppi migranti in un’unica abitazione senza alcun tutor che li segua. Abbiamo richiesto al commissario prefettizio del Comune se ci sono le condizioni igienico-sanitarie in quell’abitazione e quale è la cooperativa che gestisce il servizio di accoglienza. Va controllato inoltre se i residenti dichiarati sono poi quelli effettivi».

Lo scorso 28 luglio a Fiuggi sono arrivati 57 migranti sbarcati a Lampedusa e che sono ospitati presso l’ex hotel Daniel’s ed altre strutture.

La città termale è stata scelta come destinazione del maxi trasferimento dei migranti dalla Sicilia proprio per la capacità di alloggiare tutti gli sfollati che sono stati sottoposti e risultati negativi al test Covid.

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