Marina Arduini, il giallo dell’hard disk: l'ex collabora alle indagini della procura

Giovedì 24 Novembre 2022 di Marina Mingarelli
Marina Arduini, il giallo dell’hard disk: l'ex collabora alle indagini della procura

La riapertura delle indagini su Marina Arduini, la commercialista di 39 anni scomparsa quindici anni fa da Frosinone, avrebbe aperto nuovi scenari che potrebbero questa volta portare alla soluzione del giallo.
Sul caso vige il massimo riserbo, ma secondo alcune informazioni raccolte forte è il sospetto che gli inquirenti avrebbero in mano elementi molto importanti circa quanto avvenuto quel 19 febbraio del 2007 quando la donna uscì di casa per non farne più ritorno. Il giorno della scomparsa della commercialista, la donna avrebbe dovuto recarsi in questura per denunciare un furto. Ai genitori aveva detto di aver trovato il suo ufficio a soqquadro. Ma nella sede di via Vado del Tufo, Marina non è mai arrivata. Ma cosa stavano cercando i ladri? Forse quell'hard disk che custodiva a chiave in un armadio e che portava sempre nella sua borsa quando usciva? E proprio questo hard disk che conteneva sicuramente dei dati molto importanti e che non sarebbe mai stato ritrovato, potrebbe essere considerato la chiave di volta dell'intera indagine. L'avvocato Gennaro Gataleta che rappresenta i familiari della commercialista scomparsa non esclude nemmeno che qualcuno potrebbe aver fatto cadere quel muro di omertà che era stato alzato subito dopo la scomparsa della commercialista, e che avrebbe fornito elementi importanti per arrivare a svelare il mistero della sua sparizione. Così come potrebbe essere stato identificato quel Dna rinvenuto nella macchina della 39enne che era stata ritrovata sulla Tuscolana a Roma dopo due anni dalla scomparsa. Elementi che però ruoterebbero sempre intorno a quella memoria sparita misteriosamente. Manuel Pica il nipote della commercialista che in questi anni ha cercato di tenere sempre alta l'attenzione dei media sulla sparizione della parente, ha raccontato che l'ultima volta che la zia aveva parlato con la sorella le aveva detto che stava uscendo da una difficile situazione finanziaria e che molto presto le cose per lei si sarebbero sistemate.
IL SOSPETTATO
Intanto l'avvocato Giampiero Vellucci difensore dell'imprenditore 50enne di Alatri che inizialmente era finito sul registro degli indagati per omicidio ed occultamento di cadavere, e poi prosciolto da tutte le accuse, ha dichiarato che il suo cliente che è uscito fuori da ben tre inchieste e tre supplementi di indagine , si è detto ben disponibile nel caso ce ne fosse la necessità a collaborare con la giustizia. L'uomo che aveva intrecciato una relazione sentimentale con Marina Arduini auspica che possa essere fatta luce su questa vicenda che gli ha già creato tanta amarezza . «La vita privata del mio assistito - ha dichiarato Vellucci- è stata scandagliata in ogni suo aspetto . Ma gli investigatori non hanno trovato alcun elemento che potesse essere riconducibile alla scomparsa della commercialista. Il mio cliente si è detto propenso ad ogni tipo di collaborazione con la magistratura nel momento in cui potrebbe essere interpellato come persona informata dei fatti».
L'imprenditore, va detto, ha sempre sostenuto che lui con la sparizione di Marina Arduini non c'entra nulla e di non avere alcuna idea su chi ce l'avesse tanto con lei al punto di decidere di farla sparire.
 

Ultimo aggiornamento: 07:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA