Litiga con la moglie e la manda in ospedale con il naso rotto, ottantenne nei guai

Lunedì 4 Aprile 2022 di Roberta Pugliesi
Litiga con la moglie e la manda in ospedale con il naso rotto, ottantenne nei guai

Prima una violenta lite verbale poi un pugno sul naso, talmente forte da spaccarle il setto nasale.

Arresti domiciliari e braccialetto elettronico per un ottantaquattrenne di Atina finito in manette per maltrattamenti in famiglia e lesioni gravi. Il pensionato di Atina tre giorni fa ha picchiato la sua compagna, una sessantaquattrenne di origini straniere ma da tanti anni residente nel paese della Valle di Comino, in zona Belvedere. Una vita insieme, tanti anni sotto lo stesso tetto.

Era l'ora di cena e, per motivi apparentemente futili, i due hanno iniziato a litigare. Non era la prima volta che succedeva, ma l'altra sera l'alterco è sfociato in un vero e proprio episodio di violenza. Sono state le urla della donna, che è scappata in mezzo alla strada per sfuggire al suo aguzzino, a richiamare l'attenzione dei vicini di casa che hanno allertato il 112. Sul posto sono arrivati immediatamente i carabinieri della locale stazione che hanno soccorso la signora e bloccato il suo anziano compagno. La donna, ridotta ad una maschera di sangue è stata soccorsa dai sanitari del 118 e trasportata al pronto soccorso dell'ospedale Santa Scolastica di Cassino dove i medici hanno prestato le prime cure ed effettuato gli esami diagnostici. Riscontrata la frattura del setto nasale e traumi sul corpo. L'anziano pensionato, invece è stato portato in caserma dove ha fatto scena muta. Per lui è scattato l'arresto e su disposizione dell'autorità giudiziaria è stato trasferito agli arresti domiciliari. Al termine dell'udienza di convalida il Giudice ha stabilito l'obbligo del braccialetto elettronico.

La donna, casalinga e molto stimata in paese, attualmente è tornata nella sua abitazione mentre l'uomo sconterà i domiciliari in un'altra residenza di sua proprietà. I carabinieri del capitano Scolaro hanno avviato gli accertamenti e pare che, purtroppo, non sia la prima volta che la donna sia stata vittima di percosse tra le mura di casa. Sembra che non abbia però mai sporto denuncia contro quell'uomo di cui era innamorata e che accudiva da tanti anni con affetto e premure.

Forse anche per tutelarla al massimo e per evitare il ripetersi di quanto accaduto il gip si è espresso con una misura più aspra e adeguata al tipo di reato. In questo modo, grazie al dispositivo elettronico, sarà possibile controllarne gli spostamenti, garantendo così una sorta di detenzione a distanza dell'individuo. Uno strumento utilissimo, il cui impiego è stato recentemente esteso soprattutto alle persone indagate per stalking e violenza di genere.
 

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