Il Frosinone si riprende la Serie A, un'altra favola che diventa realtà: prima volta da capolista

Martedì 2 Maggio 2023 di Stefano De Angelis
Il Frosinone si riprende la Serie A, un'altra favola che diventa realtà: prima volta da capolista

Un'altra favola. Un'altra impresa sportiva. Il Frosinone stende la Reggina 3-1 e riconquista la Serie A per la terza volta in nove anni.

Lo fa stupendo tutti, contro ogni pronostico della vigilia, dominando un campionato quasi dall'inizio alla fine. I giallazzurri, infatti, in testa sin dalla decima giornata, sono stati protagonisti di un cammino trionfale, marciando a una velocità record e rallentando soltanto nella parte finale di stagione, per colpa anche di infortuni in sequenza. Il “tesoretto” accumulato nella parte centrale del campionato, però, si è rivelato prezioso ed è stato difeso con i denti dai Leoni, autentici lottatori in campo. E l'ultima fatica, sotto il diluvio, è valsa il ritorno più che meritato tra le grandi.

La vittoria sui calabresi (reti di Borrelli e Insigne su rigore nel primo tempo e di Caso nella ripresa) ha consegnato la matematica promozione ai canarini quando mancano ancora tre turni alla fine del torneo. Un capolavoro quello firmato da mister Grosso, alla sua seconda intera stagione sulla panchina dei Leoni. Il tecnico campione del mondo nel 2006 con l'Italia di Lippi ha saputo creare armonia e alchimia in un gruppo, che ha iniziato a sognare strada facendo. Attacco stellare per la categoria, con Moro, Insigne, Borrelli, Caso e Mulattieri, quest'ultimo fermato da un serio infortunio nella volata finale e capocannoniere della squadra con dodici reti. Una difesa di ferro, sapientemente guidata da capitan Lucioni, che ha trovato in Ravanelli un compagno ideale in nome della solidità. Centrocampo di anima, sostanza e cuore, un mix di praticità e fantasia, formato da gladiatori come Kone, Mazzitelli, Rohden e da autentiche rivelazioni, come Boloca. Chi oggi esulta è un gruppo di uomini, arrivati a Frosinone (molti in prestito) con la voglia di sorprendere e con la fame di vittoria.

Per la prima volta il Frosinone vola nell'olimpo del calcio da leader della classe e ora insegue il titolo di campione della cadetteria, avendo 4 punti di vantaggio sul Genoa, secondo. Le altre promozioni, infatti, erano arrivate una nel 2014-2015 sempre per via diretta, ma dietro l'imprendibile Carpi di Castori, e poi nel 2017-2018 passando dai playoff dopo la finale infinita contro il Palermo.

Nel capoluogo, al triplice fischio, è esplosa la festa: caroselli e cortei hanno riempito le strade della città, che è tornata a toccare il cielo con un dito. Lo “Stirpe” è diventato una bolgia, con l'invasione di campo dei tifosi (erano oltre 14mila sugli spalti) per festeggiare i loro beniamini, osannati e portati in trionfo. Bandiere e vessilli giallazzurri hanno colorato il manto dello stadio, al punto che non si vedevano più spicchi di verde.

Chi ha vinto è anche una società, quella giallazzurra presieduta da Maurizio Stirpe. Un modello di club, che negli anni si è ulteriormente strutturato e consolidato. Ora è pronto a rituffarsi nella Serie A con uno stadio da far invidia, con i conti in ordine e con progetti di crescita, anche infrastrutturali, già avviati. C'è chi è pronto a scommettere che sarà un altro Frosinone quello che tornerà a calcare i palcoscenici della A. Con lungimiranza ed esperienza, il club ha scelto gli uomini giusti nel momento giusto. Non solo il direttore dell'area tecnica, Angelozzi; questi ha saputo leggere nello spirito dei calciatori durante la finestra del mercato estivo e costruito una squadra che mister Grosso, in nome della continuità del lavoro svolto in Ciociaria, ha saputo plasmare trasformandola in un gruppo, dentro e fuori dal campo. Il Frosinone e Frosinone si godono così un'altra notte magica. La festa è qui.

Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 10:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA