La moglie lo lascia, lui le brucia l'auto per vendetta: un pensionato di Veroli nei guai

Il giudice ha disposto il divieto di avvicinamento per il 63enne

Giovedì 2 Giugno 2022 di Marina Mingarelli
La moglie lo lascia, lui le brucia l'auto per vendetta: un pensionato di Veroli nei guai

La moglie lo lascia e lui per vendicarsi le incendia l'auto e il giardino dell'abitazione. Un pensionato di 63 anni residente a Veroli è finito sul registro degli indagati per il reato di stalking e di danneggiamento a seguito di un incendio.

I fatti risalgono al gennaio scorso quando la donna ha visto andare letteralmente in fiamme la sua vettura parcheggiata nei pressi della sua abitazione. Ma non è tutto: l'ex marito aveva dato fuoco a del materiale di plastica accostandolo in prossimità della siepe che costeggiava il giardino della donna. Nel giro di pochi minuti le fiamme si erano sviluppate anche all'interno di quel piccolo appezzamento di terreno. A quel punto la ex ha fatto scattare la denuncia. Non era la prima volta, purtroppo, che subiva soprusi ed angherie da parte dell'ex. E proprio negli uffici della procura ha raccontato di tutti quei mesi che ha vissuto nel terrore perché il coniuge, a suo dire, continuava a minacciarla inviandole messaggi che la dicevano lunga circa il suo desiderio di vendetta per essere stato abbandonato.

La donna, a causa di quel comportamento, era stata costretta a cambiare le sue abitudini di vita, senza considerare che tutta quella situazione le aveva causato un perdurabile stato di ansia. A detta del presunto stalker la moglie lo aveva lasciato perché aveva intrecciato una relazione con un altro uomo. E siccome lui era già al suo secondo matrimonio conosceva molto bene le dinamiche che ruotano attorno alla situazione che si era venuta a creare.

Alla luce degli episodi accaduti, il procuratore titolare dell'inchiesta, proprio per scongiurare una situazione di pericolo nei confronti della donna, ha disposto la perquisizione nell'abitazione del pensionato. Ciò per escludere che all'interno della casa potessero trovarsi taniche di benzina che potevano essere utilizzate in seguito.

Intanto nella giornata di ieri l'uomo, accompagnato dai suoi legali di fiducia Rosario e Mario Grieco, è dovuto comparire davanti al giudice per le indagini preliminari per essere sottoposto ad interrogatorio. Ma l'indagato, su consiglio dei suoi difensori, ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Sempre al fine di tutelare la donna, il giudice ha disposto il divieto di avvicinamento. L'uomo, inoltre, non potrà contattare la moglie né tramite messaggi né attraverso i canali social.
 

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