Villeggianti intossicati a Ferragosto, all'origine dei malori un bagno nel fiume Aniene

Venerdì 19 Agosto 2022 di Paolo Carnevale
Villeggianti intossicati a Ferragosto, all'origine dei malori un bagno nel fiume Aniene

Continuano senza sosta le attività di prelievo ed analisi delle acque del fiume Aniene che, per un tratto, scorrono anche attraverso Trevi nel Lazio. Attività che dovrebbe consentire, tra qualche giorno, di spiegare cosa è accaduto in relazione al caso dell'intossicazione che, nella giornata di Ferragosto, ha colpito diverse decine di villeggianti ciociari e romani che si erano recati nella piccola città a nord della provincia per sfuggire alla calura della giornata di Ferragosto. Molti dei villeggianti si erano stabiliti all'interno di una struttura, Le Molette, attrezzata a campeggio.

Altri invece, pur soggiornando nella zona, non erano entrati nel campeggio, ma si erano accampati all'esterno della struttura. Ieri il sindaco della cittadina, Silvio Grazioli, ha confermato che sono in corso le analisi: «Siamo tutti in attesa dei risultati dei test che gli uomini dell'Asl e dell'Arpa hanno effettuato.

L'analisi dei campioni servirà a capire cosa è accaduto esattamente. Ovviamente - ha detto ancora il primo cittadino - ci vorrà un po' prima di avere un'idea chiara di cosa ci fosse dentro l'acqua, per capire se si è trattato effettivamente dell'acqua del fiume o di altro».

Come noto, a sentirsi male sono state diverse decine di villeggianti. Che a partire dalla tarda serata di Ferragosto fino a tutta la giornata di ieri, hanno manifestato diversi sintomi, tra cui vomito nausea e diarrea. In alcuni casi, quelli più complicati, i turisti sono stati accompagnati in diverse strutture ospedaliere. Per fortuna, tranne qualche caso un po' più grave, non si è trattato di vicende tragiche. Il problema è però ovviamente quello di capire che cosa sia accaduto esattamente; se ci sia stato un problema di intossicazione alimentare oppure legato all'acqua utilizzata. Nei giorni scorsi la responsabile della struttura adibita a campeggio, Rossana Sangiorgi, ha chiarito come l'acqua all'interno del camping arrivasse direttamente dall'Acea; e come, quindi, fosse assolutamente potabile.

Tutto sembra far pensare alla possibilità di un batterio, forse della salmonella, presente all'interno dell'acqua del fiume Aniene che, per un certo tratto, scorre all'interno del territorio del campeggio nel quale la balneazione è (sarebbe) vietata. Anche per questo un'inchiesta è stata aperta sul caso dalla Procura della repubblica. Intanto ieri sono arrivate, da Anagni in questo caso, nuove segnalazioni di turisti che si trovavano a Trevi nel Lazio a Ferragosto e che sono stati colpiti dai sintomi di una possibile intossicazione, tanto da essere ricoverati in ospedale a Frosinone.
 

Ultimo aggiornamento: 09:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA