Incinta dell'imprenditore playboy, il Dna conferma: adesso la causa per il riconoscimento

Mercoledì 24 Maggio 2023 di Roberta Pugliesi
Incinta dell'imprenditore playboy, il Dna conferma: adesso la causa per il riconoscimento

Datore di lavoro pluripapà: il test del Dna toglie ogni dubbio e conferma la paternità. È lui il padre del bimbo nato a gennaio e finito al centro di una bufera familiare, legale e mediatica che ha tenuto banco nel mese di aprile in città.
L'esame genetico effettuato dopo le molteplici richieste della madre, che voleva far valere i suoi diritti e quelli del bambino, conferma la paternità dell'imprenditore con una probabilità maggiore del 99,99%. «Alla luce dei risultati, le allusioni relative alla dubbia moralità della donna sollevate dal padre del bambino si sono rilevate pretestuose e meramente dilatorie - commenta il legale della giovane mamma, l'avvocato Antonio Carugno-; finalmente è stata fatta luce sull'episodio ma resta l'amarezza lasciata dalla condotta di un uomo che ha tentato di evadere dai suoi doveri screditando una donna e non tutelando gli interessi primari di suo figlio. In ogni caso, il padre che ha ricevuto il risultato del test non ha ancora preso contatti con la madre del bambino evitando ancora una volta le sue responsabilità».

La donna per niente sorpresa dal risultato del test si augura quantomeno che il figlio possa ricevere quanto gli spetta di diritto. Il 18 aprile scorso l'avvocato dell'uomo, Francesca Mazzenga, aveva invece raccontato il calvario che il titolare di una Onlus sta vivendo a seguito della vicenda. «Oggi, di fronte a questo linciaggio, abbiamo deciso di anticipare per intero tutte le spese per il test genetico. E lo facciamo per dare un taglio netto alle accuse e per ripristinare al più presto la verità», aveva detto precisando come fosse stato egli stesso «vittima di situazioni talmente gravi da vedersi costretto a fine gennaio 2023 a sporgere formale denuncia nei confronti della controparte e della madre per i reati di diffamazione e stalking». Oggi le cose assumono una piega diversa perché l'uomo ora ha la certezza di essere padre del bimbo.

LA VICENDA

Ricordiamo la vicenda, che prende il via quando una ragazza del sorano diviene mamma a seguito di una relazione con il suo datore di lavoro incontrato nel febbraio del 2022. Si innamorano, vanno a vivere insieme e lei inizia a dare una mano nell'attività del fidanzato. Da lì a poco la lieta notizia dell'arrivo di un figlio. Durante le prime settimane di gravidanza la ragazza inizia a manifestare dubbi sulla possibilità di continuare ad aiutare il compagno nell'attività "poiché i ritmi, gli orari e la gestione dei turni avrebbero potuto compromettere la gravidanza e la salute del nascituro", si legge nell'atto di citazione. A quel punto l'uomo - secondo il racconto della ragazza - assume comportamenti tali nei confronti della giovane da rendere impossibile la convivenza. Alla fine di agosto 2022 il rapporto viene interrotto. L'uomo inizia una nuova relazione sentimentale mettendo incinta una seconda ragazza, ma nel frattempo, a gennaio 2023, nasce il primo figlio; il secondo vedrà la luce a breve. «Mia figlia è stata la prima "vittima" di questa persona - dichiara la nonna del primo bimbo - ma fortunatamente ha una madre che le darà tutto il sostegno che le è necessario. Spero che sia così anche per la seconda. Io mi auguro che questa persona si prenda le responsabilità derivanti dall'essere padre», aggiunge la nonna. Se ne parlerà il 21 settembre in tribunale a Cassino a seguito della citazione in giudizio che la neo-mamma ha richiesto attraverso il suo legale a tutela del proprio bambino.
Roberta Pugliesi
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